​Il periodo di lockdown ha spinto i consumatori ad acquistare usando internet.

Poi questa necessità è diventata comodità. Così oggi ognuno può completare l'esperienza di acquisto condividendo informazioni e giudizi sui prodotti da acquistare.

In questi mesi le aziende artigiane hanno scoperto la presenza di un mercato potenzialmente enorme, al di là dei confini della propria città, dove sempre più consumatori cercano il prodotto giusto e nuove esperienze gastronomiche. Consumatori che hanno bisogno di instaurare relazioni di fiducia.

In questi mesi passati abbiamo capito che vendere online non significa solo vendere con la formula del "delivery".

Vendere online significa costruirsi un'immagine pubblica che trasmette fiducia, divulgare conoscenze per creare coinvolgimento del pubblico, trasferire sui dispositivi digitali l'empatia dei luoghi fisici della pizzeria.

Dobbiamo aprire nuovi canali di vendita per assicurare un futuro economicamente sostenibile alla pizzeria di famiglia.

Costruirsi un'immagine nel mondo digitale non è un'opzione, ma una necessità.

PERCHÈ? Perchè è nel web che si formano i giudizi dei consumatori e si orientano le loro decisioni di acquisto, a prescindere che la spesa avvenga in un carrello online oppure in una pizzeria fisica.

E i social network sono diventati il luogo di comunicazione per eccellenza, e non solo per le fasce più giovani della popolazione.

Oggi, saper comunicare in rete è determinante, così come lo era saper leggere e scrivere negli anni del boom economico.

Ma come scegliamo gli argomenti giusti da pubblicare nei social networks? Quali parole usare e quali evitare? Quali foto catturano di più l'attenzione? È meglio parlare di noi o dei nostri prodotti? Cosa far vedere nei video? Quanto importa al pubblico imparare o divertirsi?