GIUSEPPE CALDERONI E RINO LA VECCHIA - AGROGEPACIOK
La Pasticceria Prestige di Gravina ha conquistato Agrogepaciok con il profumo del Bufalotto. Giuseppe Calderoni e Rino La Vecchia, fondatori della pasticceria, hanno presentato il loro dolce come ospiti dello stand di Petra Molino Quaglia.
La Pasticceria Prestige è una realtà solida a Gravina, fondata oltre 32 anni fa grazie all’intesa tra Calderoni e La Vecchia, che lavorano insieme dal 1982, unendo competenze e passione. “Siamo soci da oltre 32 anni, ma collaboriamo da molto prima,” ha spiegato Calderoni, raccontando una storia di amicizia e lavoro condiviso, oggi arricchita dalla presenza di altri due soci e 18 dipendenti. Una squadra cresciuta nel tempo, ma che ha saputo mantenere lo stesso spirito, basato sulla fiducia e sulla collaborazione.
Il Bufalotto è un dolce lievitato preparato con farina Petra 6384, lievito madre rinfrescato tre volte al giorno e un mix di ingredienti scelti: ricotta di bufala, canditi delle aziende Barbieri e grano saraceno. Un impasto pensato per richiamare i sapori della pastiera napoletana, ma con un’identità tutta sua. “È come mangiare un lievitato con il gusto della pastiera,” ha spiegato Calderoni.
La preparazione del Bufalotto segue un processo meticoloso: il lievito madre viene rinfrescato tre volte al giorno, poi la sera si prepara un pre-impasto lasciato lievitare per 12 ore a 27°C. Il mattino seguente si procede con l’impasto finale, arricchito da un'emulsione aromatica a base di vaniglia, cannella e fiori d’arancio. “Non è un ripieno, ma un’aggiunta diretta nell’impasto,” ha chiarito Calderoni.
L’idea è nata lo scorso anno, quando il team di Prestige ha sperimentato diverse versioni del panettone. “Abbiamo provato nuovi impasti, cercando qualcosa che richiamasse la tradizione, ma con un tocco tutto nostro,” ha raccontato La Vecchia. Il risultato è stato così apprezzato dai clienti che quest’anno il Bufalotto è tornato come protagonista.
Mentre i visitatori dello stand assaggiavano il Bufalotto, Calderoni e La Vecchia tagliavano e offrivano fette del dolce, raccontando ogni dettaglio della sua preparazione. Non era solo un dolce da presentare, ma una storia di lavoro condiviso, di sacrifici e di voglia di crescere. “Siamo orgogliosi di poterci considerare un’azienda sana,” ha sottolineato Calderoni.
Con il tempo, la squadra si è allargata a quattro soci, perché il lavoro aumentava e c’era bisogno di nuove energie. Ma l’equilibrio è rimasto lo stesso, fondato sulla fiducia reciproca.
La presentazione del Bufalotto ad Agrogepaciok ha confermato l’interesse del pubblico. “È leggero, ma ricco di sapore. Si sente la cannella, il fior d’arancio, tutto in equilibrio,” hanno commentato i visitatori, mentre Calderoni sorrideva osservando la fila di persone pronte a provare il Bufalotto.
“Non spetta a noi giudicarlo: devono farlo gli altri,” ha scherzato Calderoni, consapevole che dietro quel dolce c’è una storia di passione, competenza e voglia di continuare a migliorare.
Un dolce che non è solo un prodotto, ma una storia di artigianalità e amicizia. Calderoni ha concluso con parole semplici e sincere: “Grazie, è una bella soddisfazione restare qua. Saluto il Molino Quaglia che ci ha invitati. Siamo soddisfatti di tutto. Grazie.”
(ndr) Libera rielaborazione dei testi originariamente contenuti nella seguente fonte:
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