DAL LABORATORIO AL CONFRONTO: L’ESPERIENZA DI ALESSANDRO TOMAO AL PASTRY BEST

Condivisione, confronto e innovazione: sono queste le parole chiave che Alessandro Tomao, giovane pasticcere della Pasticceria Nano Labo di Camalò (TV), porta con sé dopo la partecipazione a Pastry Best.

In questa intervista racconta cosa significa uscire dal proprio laboratorio per mettersi in gioco, imparare dagli altri e riportare a casa strumenti concreti per crescere, professionalmente e umanamente.

Alessandro, cosa ti sei portato a casa da questa esperienza al "Pastry Best"?

«Sicuramente la condivisione. È stato incredibile avere l’opportunità di riunire così tante persone, colleghi e professionisti del settore. Ho portato con me non solo tanta sapienza, ma anche nozioni nuove. Spesso, lavorando tanto in laboratorio, non ho modo di uscire dal mio “bozzolo” e incontrare nuove persone. In questa occasione, invece, ho potuto confrontarmi con altri e migliorarmi».

L’incontro con altri professionisti è stato quindi fondamentale per la tua crescita. C’è qualcosa in particolare che ti ha colpito durante queste sessioni?

«Sì, mi ha colpito in particolare la gestione del lievito madre in due rinfreschi. Credo che questa tecnica possa davvero aiutare a ottimizzare le tempistiche di lavoro in laboratorio, specialmente per i grandi lievitati. È qualcosa che porterò sicuramente nella mia pratica quotidiana».

Oltre ai benefici professionali, pensi che questa esperienza abbia avuto un impatto anche sulla tua vita privata?

«Assolutamente. Il miglioramento professionale non riguarda solo la sfera lavorativa, ma si riflette anche sulla vita personale. Quando riesci a gestire meglio il tuo tempo e a lavorare in modo più efficiente, ne benefici anche fuori dal laboratorio. La gestione del lievito madre, ad esempio, è un’abilità che non solo migliora la qualità del lavoro, ma anche il nostro approccio alla vita in generale».