ADOTTARE UN CAMPO DI GRANO - EP. 3 - Petra Evolutiva - ASCIANO, Toscana
Il viaggio nei campi adottati del progetto Petra Evolutiva fa tappa ad Asciano, in provincia di Siena. Qui, tra le colline toscane, scopriamo da vicino l’impegno della famiglia Beninati e la scelta consapevole di due artigiani adottanti: Antonio Ilardi e Massimo Giovannini.
Ad Asciano, nel cuore della Toscana, il frumento evolutivo cresce seguendo il ritmo della natura e il lavoro attento della famiglia Beninati. Ma il valore di questo campo va oltre la coltivazione: nasce da una scelta, quella di due artigiani che hanno deciso di adottarlo e di farsi carico, in prima persona, della sua storia.
Antonio Ilardi, pizzaiolo dal 2019, non aveva pianificato tutto dall’inizio:
“Quando ho iniziato a fare il pizzaiolo, non è che partivo già con un’idea precisa… ho detto: ‘Vediamo, può piacermi, lo faccio’. Poi però ti appassioni, ci stai proprio dentro, e ti viene voglia di crescere.”
Le sue decisioni, racconta, sono arrivate un po’ per volta, seguendo il ritmo del lavoro quotidiano. Ma quel coinvolgimento graduale lo ha portato a entrare con convinzione nel progetto, fino a sentire quel campo anche suo.
Accanto a lui, Massimo Giovannini ha una visione precisa:
“Il sogno era avere un grano coltivato in Toscana, sentirlo nostro. E poi c’è la sfida: chi fa questo mestiere ha bisogno di stimoli. Pensare che ogni territorio possa dare un’identità diversa al grano, come si fa col vino, è molto stimolante.”
Un campo che si può raccontare
Adottare un campo significa conoscerlo da vicino: visitarlo, osservarlo, seguirne le stagioni e le trasformazioni.
Insieme a Luca Giannino, Antonio e Massimo hanno toccato con mano le pratiche dell’agricoltura biologica: dalla falsa semina al ripuntatore, fino alla seminatrice combinata.
Hanno ascoltato i racconti di Giacinto e Mariano Beninati, che ogni giorno portano avanti questo campo con cura e competenza.
“Il momento più bello è la raccolta – dice Mariano –. Quando sali sulla mietitrebbia e vedi tutto il lavoro fatto, senti che ne è valsa la pena.”
Identità, territorio, relazione
Quello che ha spinto Antonio e Massimo ad unirsi al progetto non è stata solo una questione di qualità. È stata una scelta di identità.
“Per me – spiega Massimo – la cosa più importante è riuscire a dare un’identità precisa alla pizza che farò. Viviamo un momento in cui i clienti cercano qualcosa di autentico, di puro, qualcosa che passi davvero per poche mani.”
“Sapere che quel grano diventerà pane o pizza – aggiunge Giacinto Beninati – e che chi lo usa ne conosce l’origine, lo ha visto, lo ha toccato… è davvero bello.”
Adotta un Raccolto, all’interno di Petra Evolutiva, nasce proprio da questo incontro: tra il sapere agricolo e la visione artigiana.
Senza adottanti come Antonio e Massimo, il campo resterebbe solo un campo. Invece, diventa racconto, responsabilità, filiera viva.
Una promessa che continua, un racconto che lievita
Quel campo, ad Asciano, non è solo terra coltivata: è una storia condivisa, che unisce chi semina e chi impasta.
E quando un artigiano dice “Quel campo è anche mio”, dà un volto, una voce e un senso nuovo a ogni pizza che porta in tavola.
(ndr) Libera rielaborazione dei testi originariamente contenuti nella seguente fonte:
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