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come e dove Petra arriva in tavola
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All’Università San Raffaele un master per insegnare ai giovani a narrare il cibo


«Come si può rendere il cibo e il vino strumenti efficaci per valorizzare luoghi, territori, aziende e culture?». 

Da questa domanda è partito il filosofo Massimo Donà, direttore del Master di primo livello in Filosofia del Cibo e del Vino all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, per ideare e strutturare questo corso di studi interdisciplinare, la cui terza edizione partirà il prossimo 11 gennaio (le iscrizioni sono aperte fino al 30 novembre).

«Manca in Italia — spiega Donà — la capacità di valorizzare la storia e la simbologia di quell’universo enogastronomico che rappresenta la nostra forza. Viene così meno un fattore indispensabile per comunicarne la qualità e il valore». 

Questo master — nato dalla collaborazione con l’Italian Signature Wine Academy (Iswa) e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Agriform, Eataly, illycaffè e Molino Quaglia — vuole colmare la lacuna, formando delle figure professionali inedite eppure molto richieste nel settore.

«Da quest’anno — grazie alla collaborazione con la redazione Food del Corriere della Sera — ci proponiamo come la prima “scuola” in grado di formare dei comunicatori a tutto tondo che sappiano muoversi nell’enogastronomia. Figure professionali che possano inserirsi sia in realtà aziendali che in media specializzati».

Questo — spiega il direttore del master —, fornendo ai corsisti competenze approfondite della materia tramite un percorso di studi trasversale, che spazia da filosofia, etica, antropologia, storia, geografia dei territori e letteratura, a marketing, foodwriting e nutrizione. Quest’ultimo insegnamento affidato ai responsabili del Progetto Eat (dedicato all’alimentazione sostenibile), portato avanti dal Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation. Ma anche dando agli studenti, attraverso lo studio di case history aziendali e laboratori — come quelli di scrittura, fotografia, video, ufficio stampa, social media e percorsi di conoscenza tecnico-sensoriale —, gli strumenti per creare strategie comunicative trasversali e efficaci storytelling per raccontare e riposizionare i prodotti sui nuovi canali del mercato.

Tra i docenti, lo storico della gastronomia Alberto Capatti, i filosofi Massimo Cacciari, Andrea Tagliapietra e Francesco Valagussa, lo scrittore vincitore del Premio Strega Tiziano Scarpa, la condirettrice del corso e responsabile editoriale della redazione Food del Corriere Angela Frenda, il caporedattore centrale del quotidiano di via Solferino e critico enologico Luciano Ferraro e altre firme del giornale.

Gli studenti avranno inoltre la possibilità di partecipare a seminari con esperti e uscite didattiche, nonché di svolgere stage in importanti aziende del settore agroalimentare. «Questo per noi è un passaggio necessario per rendere il corso realmente professionalizzante — spiega Donà — e capace di consentire agli studenti esperienze che possano diventare, come avvenuto nei primi cicli, importanti occasioni lavorative».


Gabriele Principato
fonte: http://cucina.corriere.it/notizie/18_settembre_07/all-universita-san-raffaele-master-insegnare-giovani-narrare-cibo-ec339e16-b2cf-11e8-af77-790d0c049f1d.shtml

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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