VUOI RICEVERE
NOVIT
À, PODCAST E VIDEO ?

VUOI RICEVERE
NOVIT
À, PODCAST E VIDEO ?

RASSEGNA STAMPA WEB
come e dove Petra arriva in tavola
RASSEGNA STAMPA WEB
come e dove Petra arriva in tavola
50 Kalò di Ciro Salvo a Londra. La prima recensione in stile 50TopPizza: anonima e pagante


In un’estate londinese insolitamente calda, parte della Italian community (generalmente garanzia di qualità in città quando si parla di cibo) sembra aver scelto di ritrovarsi a pochissimi passi da Trafalgar Square...

Il punto più centrale di Londra, in una via particolarmente elegante, Northumberland Avenue, e tipicamente meno battuta dal turismo di massa. Ciro Salvo e’ sbarcato a Londra da Napoli da qualche settimana e la voce si e’ sparsa in fretta.

Il numero 7 di Northumberland Avenue, la location scelta come quartier generale per la prima filiale in Regno Unito di 50 Kalò (senza dubbio una delle pizzerie migliori di Napoli, terza in 50TopPizza, la guida di settore più autorevole) è insolita e ha sicuramente molto da raccontare.

Si tratta infatti di una nicchia di Northumberland House, alloggio per i rappresentanti del Ministero della Guerra a partire del 1940 e precedentemente sede dell’Hotel Victoria, aperto nel 1887 in occasione del giubileo d’oro della regina Vittoria e, a quei tempi, secondo albergo più grande di Londra.

Già da fuori, si intravede in lontananza la cupola del forno a legna, arancione. Entrando, colpiscono immediatamente le colonne in marmo (rigorosamente italiano) e i soffitti alti con stucchi in stile vittoriano, che contrastano con l’ambiente informale e con il logo del ristorante, praticamente ovunque all’interno del locale, a conferma che siamo arrivati a destinazione. A fianco del forno, conservata in una sorta di teca di vetro, quasi ad indicarne la sacralità, si fa ammirare l’impastatrice.

Il nome del ristorante ci incuriosisce. 50 Kalò: “impasto buono”, da “50”, che nella smorfia napoletana è il pane, e “kalos” che in greco significa bello ma anche “buono”. Apprezziamo l’originalita’ ma ora le nostre aspettative sono ancora più elevate!

Notiamo che il menu include i classici antipasti della tradizione partenopea: crocchè di patate e frittatina di bucatini, le pizze fritte (montanara e ripieno fritto) e una lunga selezione di pizze, piu’ o meno classiche, con prodotti DOP rigorosamente italiani: dai pomdori al capocollo di Martina Franca, solo per citarne alcuni.

La tentazione è quella di ordinare tutto ma decidiamo di “limitarci” a due antipasti e due pizze (perché si può sempre tornare!). Pronti via. Crocchetta e montanara scompaiono in men che non si dica dai nostri piatti (le porzioni sono abbondanti – almeno per la media londinese – e la frittura non sembra particolarmente pesante) lasciando spazio ad una pizza marinara con scarole e ad una con salsiccia e friarielli. Ne approfittiamo per prendere prodotti con ingredienti poco diffusi oltre Manica, come ad esempio la pizza con carciofi e capocollo di Martinafranca.

I pomodorini sulla marinara si sciolgono in bocca e ben si sposano con l’amaro della scarola. Completano l’opera capperi, una manciata di olive taggiasche e l’olio extravergine delle colline salernitane, condimento comune a tutte le pizze. Per quanto riguarda la salsiccia… beh, non ne conosciamo la precisa provenienza italiana, ma vi assicuriamo che ha lasciato il segno!

Anche a Londra, Salvo propone pizze più ampie e con il cornicione più basso rispetto agli standard napoletani. Personalmente noi la preferiamo così, ma è davvero una questione soggettiva. L’impasto ad elevata idratazione risulta piacevolmente leggero e digeribile. Soffice ma non gommoso (come talvolta accade altrove), consente di ottenere una pizza che si piega a portafoglio, in linea con la tradizione.

Visto che la nostalgia di casa inizia a farsi sentire, non possiamo che terminare la cena ordinando un’ottima delizia al limone Sal de Riso, direttamente da Minori, in costiera amalfitana.


Conclusioni

Abbiamo trovato il servizio cordiale, amichevole e veloce. Prezzi nella media rispetto alla maggior parte delle altre pizzerie di livello nel centro della capitale inglese, in linea con la qualità del prodotto finale. Il nostro scontrino in due è stato di 62 sterline (3.50 l’acqua, 3.95 birra Peroni, 6.90 il servizio) Unico neo: i tavoli eccessivamente ravvicinati, a conferma dell’ informalità dell’ambiente.

50 Kalò a Londra non ha dunque disatteso le nostre aspettative. E tornando a casa, ci piace immaginare anche l’ammiraglio Nelson, con l’acquolina in bocca, cedere alla tentazione di una margherita.


Daniela Doria e Arturo Pescatore
fonte: https://www.lucianopignataro.it/a/ciro-salvo-50-kalo-londra/151506/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

PETRA srl - Vighizzolo d'Este (PD) IT03968430284