I locali, completamente ristrutturati, hanno ospitato il ristorante Al Sarago per oltre mezzo secolo. 50 Kalò, nel gergo usato da secoli dai pizzaioli, vuol dire “impasto buono”. I pizzaioli usano infatti la parola kalò per indicare qualcosa di buono e skatà per cattivo – entrambe di origine greca. Il 50 nella cabala e nella smorfia partenopea è il pane, quindi 50 kalò è l’impasto, il panetto buono.

Il progetto nasce da un’idea di Maurizio Cortese e dal desiderio di portare a Napoli uno dei più grandi interpreti della vera pizza napoletana: Ciro Salvo, artista e cultore dell’impasto e delle materie prime.

Salvo, classe 1977, ha lavorato sin da piccolo nella pizzeria del padre, aperta da sua nonna a Portici nel 1968. Con il diploma l’esperienza di tre generazioni di pizzaioli si arricchisce di studio, tecnica e ricerca per un prodotto eccellente. Il suo pallino è l’impasto.

Ciro seleziona le farine sentendole tra le dita. Usa tanta acqua per avere un impasto soffice, leggero, altamente digeribile e dal gusto sorprendente.

Quando non è in pizzeria, Ciro insegna come docente nei corsi per aspiranti pizzaioli presso l’Associazione Verace Pizza Napoletana e presso la Città del Gusto Gambero Rosso di Roma.

Dall’esperienza di Maurizio Cortese nasce anche il menu di 50 Kalò, concepito basandosi sull’attenta selezione delle materie prime, sul rispetto della stagionalità e la ricerca del buono: olio bio, i pomodorini del piennolo, il pomodoro San Marzano Dop, il raro Conciato Romano Predisio Slow Food.

L’offerta spazierà dalle pizze della tradizione a quelle d’autore con un’attenzione particolare alla pizza fritta, grande passione di Ciro Salvo. In abbinamento birre artigianali nazionali ed estere e una selezione di vini campani di qualità.

La pizzeria è aperta sia a pranzo che a cena, tutti i giorni della settimana ad esclusione del martedì.


Tania Mauri
fonte: http://gazzagolosa.gazzetta.it/2014/02/19/50-kalo-la-pizzeria-di-ciro-salvo-sbarca-a-napoli/

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