Un nuovo tassello per riqualificare la stazione, partendo proprio da una delle aree oggi più degradate. Se il ristorante sorgerà infatti all’interno dell’edificio, i tavoli saranno all’esterno e guarderanno la scalinata davanti all’ex bar Deanna e alla caserma che ospita – ancora per qualche anno – la scuola allievi marescialli, un angolo della stazione dove la notte vanno a dormire numerosi senzatetto.
Uno degli obiettivi dell’apertura del nuovo locale è proprio quello di restituire alla città e ai turisti uno scorcio di Firenze oggi dimenticato.
L’idea di “Fratelli Cuore” è di un gruppo di imprenditori guidati da Pasquale Caprarella, volto più che noto della ristorazione fiorentina e attualmente impegnato al “Pescatore” in piazza del Carmine – dove una volta Cavalli tentò l’esperienza del suo “club” e dove non trovò grande fortuna nemmeno “Grif” – con la cucina di Daniele Pescatore.
Per il momento non si conoscono molti dettagli sul “Fratelli Cuore”, un nome che evoca due delle parole italiane più conosciute all’estero e di maggior impatto emozionale: dovrebbe trattarsi di un locale dal piglio razionalista, minimale, dedicato a chi ha qualche minuto in più (magari in attesa di prendere il treno) per assaggiare tre varianti della cucina italiana.
L’ispirazione è a Napoli per la pizza, che sarà preparata su due forni a legna; a Firenze per la griglia, a partire dalla bistecca alla fiorentina; a Roma per i primi, dalla carbonara alla gricia.
Un’attenzione particolare sarà rivolta poi al take-away, per non pregiudicare la qualità dell’offerta.
Redazione Il Forchettiere
fonte: https://www.ilforchettiere.it/smn-ristorante-fratelli-cuore/
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