Quando dal cielo avrà visto il suo codice puntiforme, protagonista dell’inaugurazione d’un locale, sul suo volto si sarà sicuramente dipinto uno smagliante sorriso. Il protagonista di questo nostro immaginario scorcio di paradiso è, ovviamente, Louis Braille il cui presunto sorriso va imputato ad un maceratese doc.
LUCA DORO
Nasce nel 1981 da una famiglia maceratese, visceralmente legata alla terra e ai suoi sapori. Nel 1999 apre una piccola pizzeria da asporto in quel di Macerata. Qualche anno dopo la chiude e gira mezzo mondo in una perenne ricerca della ricetta perfetta.
Colombia, Argentina, Cambogia, Stati Uniti, Singapore, queste, alcune delle tappe per cui è passata la sua formazione professionale. Quattro anni orsono, poi, da New York torna in Italia per ripartire dalla sua Macerata.
Qui, nel 2014 ricomincia con una seconda pizzeria da asporto. Da allora, in questo locale si sono riversati fiumi sempre crescenti di genti a caccia di prelibatezze.
LA SVOLTA
Questa sempre più massiccia affluenza ha spinto il maceratese a cercare un locale più capiente. Lo scorso venticinque settembre, pertanto, ha inaugurato il suo nuovo regno, l’unico in provincia ad esser dotato d’un menù in braille.
PERCHE’ IL BRAILLE
“Da piccolo, come tutti, avevo un amico del cuore, il suo nome era Marco. Spesso frequentavo suo padre, Giuseppe Nacca, un signore non vedente, particolarmente amato e rispettato a Macerata. E’ stato pensando a lui ed a quelli come lui che ho deciso di dotare il mio locale d’un menù in braille.” Così, Luca Doro, ha spiegato la sua scelta.
UN CASO ISOLATO
In tutta la Campania l’unico antecedente è quello di “pizzeria Franco”, che nel 2016 portò per la prima volta il braille in un locale napoletano.
L’U.I.CI.
L’avv. Giulia Antonella Cannavale, in qualità di presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Caserta, nel presenziare al battesimo del locale, ha manifestato entusiasmo e soddisfazione per l’iniziativa: “la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti dei disabili visivi con la predisposizione dei menù in braille ci entusiasma e ci inorgoglisce.
La possibilità, per un nonvedente di poter scegliere autonomamente cosa ordinare è un altro passo verso la realizzazione dell’inclusione sociale che l’Unione da sempre promuove. Auspichiamo che questa iniziativa sia da esempio per altri gestori operanti nella ristorazione.”
Davide Fusco
fonte: https://caserta.zon.it/macerata-campania-la-pizzeria-con-un-menu-in-braille/?refresh_ce
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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