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Nizza: la pizza napoletana “comme il faut”


In fatto di pizza, si sa, noi italiani siamo molto esigenti, e quando siamo all’estero cadiamo sempre, prima o poi, nella tentazione di assaggiare le proposte delle pizzerie italiane del posto. Diciamoci la verità, nella maggior parte dei casi rimaniamo delusi...

Succedeva anche a Nizza, fino a quando, la scorsa primavera, non è arrivato Gennaro Di Vaio con la sua pizza napoletana, talmente buona da creare dipendenza: lo sanno bene i clienti, soprattutto italiani, che sono diventati assidui habitué… e anche i francesi sembrano gradire, a giudicare dagli occhi sgranati di fronte ai fragranti metri di pizza serviti sui vassoi di acciaio.

Gennaro e la sua bella e solare fidanzata Ilaria arrivano a Nizza nel 2015: sono giovani, entusiasti e hanno un sogno da realizzare.

Lui è un pizzaiolo di lunga esperienza, visto che già all’età di 12 anni impastava e infornava nella pizzeria del babbo, La Chamade, famosa per aver introdotto la “pizza al metro” a Napoli.

Dopo un anno di gavetta nei ristoranti locali, arriva l’occasione giusta, un locale non troppo grande e un po’ decentrato: un piccolo passo per “vedere come va”. La pizzeria si chiama, manco a dirlo, La Chamade, come quella del babbo: un termine che definisce perfettamente il vortice di simpatia, vitalità ed esuberanza autenticamente partenopeo che vi avvolge non appena varcate la soglia.

La sala, 35 coperti, è presidiata da Ilaria, pronta a consigliarvi la specialità del giorno e a svelarvi cosa si cela dietro a termini quali friarielli (le foglie dei broccoletti, saporitissime), cuppetiello (cartoccio di fritto misto con arancini di riso, crocchette di patate, frittata di bucatini, mozzarella in carrozza, una delizia) zeppola di pasta cresciuta (frittelle di pasta lievitata), pizza fritta (calzone ripieno di salumi e formaggi).

La cucina è a vista, occupata quasi interamente dal forno a legna costruito sul posto da artigiani specializzati, con mattoncini di Sorrento e pietra refrattaria: una garanzia!

Ma veniamo alla pizza. Sottile al centro, gonfia e soffice ai bordi, leggera e digeribile. Merito della pasta che, come ci spiega Gennaro, deve lievitare per 24 ore e contenere la giusta quantità di acqua per risultare croccante e leggera.

Gli ingredienti delle farciture sono rigorosamente italiani e di ottima qualità: mozzarella fiordilatte, bufala campana, pelati schiacciati a mano per la base, e poi friarielli, salsiccia napoletana, crema di pecorino DOP romano, il pomodoro datterino siciliano e il pesto genovese, una selezione di salumi di prima scelta per comporre gli oltre 30 gusti in menù.

La scelta è davvero difficile! Vi consigliamo la pizza al metro con diversi gusti, proposta in diverse lunghezze: 50 cm, per due persone, e poi 75cm o 100cm.


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Cinzia Corbetta
fonte: http://www.vogliadifrancia.it/2016/10/30/nizza-la-pizza-napoletana-comme-il-faut/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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