Qui, un’agricoltura altamente specializzata, unitamente ai caseifici artigianali di mozzarella di bufala, sono stati (e sono ancora oggi), i due motori potenti che hanno offerto spunti creativi e golosi, a casa e fuori. Come è accaduto anche per la pizza che, ad Aversa, trova un’espressione tutta sua, e affonda le radici nei vecchi e grandi forni del paese: una pizza preparata nel ruoto, appena croccante e buonissima anche il giorno dopo.

E questo vivace bagaglio culinario lo assaporiamo nel progetto di Roberta, oggi alla guida del locale di famiglia insieme al fratello Alessio. Entrambi cominciano come dipendenti: lei, responsabile di sala, si ritrova al banco della pizzeria per un’emergenza, perché il pizzaiolo di turno, un sabato, si assenta nel pieno del servizio e così, senza esitare, Roberta prende il suo posto. Insomma, dall’esigenza di una giornata difficile alla folgorazione per l’arte della pizza che, da allora, diventa il suo essere.

Entrando nell’elegante Contrada, la si ritrova, infatti, ad “ammaccare” pizze con ritmo serrato, mantenendo fedeltà all’idea di artigianalità e al proprio modo di sentire la pizza.

Scorrendo il menù, la proposta si rivela decisamente ampia, sintomo di incontenibile creatività, del desiderio di raccontare un territorio privilegiato. Qui è possibile degustare pizze di terra o di mare, optando anche per un percorso degustazione, nell’una o nell’altra direzione. Oppure ci si può abbandonare alla regalità della Margherita, la regina delle pizze, celebrata in ben sette versioni: Le Sette Margherite di Roberta.

Cosa cambia tra ognuna di esse? La varietà dei pomodori provenienti dal territorio campano, come pure la scelta tra mozzarella di bufala, fior di latte o provola. Senza dimenticare che, la cucina aversana ama anche il baccalà, e quindi, chi va al La Contrada avrà modo di degustarlo tanto nei piatti di Alessio, che sulle pizze di Roberta.

Nero a Metà, per esempio, è la fritta con baccalà in olio cottura, datterino secco, cime di rapa e latte cotto al nero di seppia. L’impasto della Contrada è maturo, con quel giusto equilibrio tra la morbidezza e un lieve crunch, tali da apportare dinamicità e piacevolezza alla pizza, tratti distintivi che rendono inconfondibile il sapore dell’arte di Roberta Esposito.


Marina Alaimo
fonte: https://www.identitagolose.it/ermes/newsletter/?id=486

Le pizze di Roberta Esposito sono realizzate con Farina Petra (ndr)

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