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A Saluzzo trovi il tempio della "pizza gourmet" che ha stregato Crippa


"LE PIZZE gourmet ci provocano allergia. E acquolina. L'allergia è per il nome vagamente snob, come se una pizza non fosse sempre una pizza. Ma d'altra parte certe pizze non sono solo pizze...

Meglio, sono pizze di pizzaioli che conoscono l'abbinamento dei sapori, che sono abituati a combinare gli ingredienti come se fossero cuochi, che sanno che certi impasti vanno bene per certi accostamenti, e certi accostamenti per certi impasti.

Le pizze gourmet, nonostante si chiamino così, ci provocano acquolina. Anzi famelica bava alla bocca.

Abbiamo un nostro campione nel territorio comunale, che è Patrick Ricci a San Mauro (il cui sugo all'amatriciana sulla pizza è ricordo indelebile), ma abbiamo trovato un ulteriore luogo prediletto nella pizzeria Gusto Divino di Saluzzo.

Massimiliano Prete ha un passato nella pasticceria di alto livello ed è per questo che sciorina dimestichezza scientifica con gli impasti, con le lievitazioni e con la chimica naturale e le reazioni dell'acqua, del lievito madre, della farina e della temperatura.

Massimiliano, con una concessione alla vanità, racconta che Enrico Crippa (vedi alla voce Piazza Duomo) sia rimasto folgorato da una sua preparazione e l'abbia ringraziato per avergli fatto assaggiare una pizza leggera come un soffio d'aria. O qualcosa di simile.

Certo è che dal forno escono pizze molto diverse tra loro, a volte quasi eteree come suoni di violino, a volte croccanti come incedere di grancassa.

Mutano il nome in base al tipo di impasto ("croccante", "pizz'otto ", "Fa Croc!", "classica") ma, al di là delle scelte lessicali, non si tratta di giochi barocchi, perché ogni forma è studiata per abbinarsi alla sostanza di ingredienti di grande eccellenza.

Burrate di Gioia del Colle, origano di Pantelleria, Castelmagno dell'azienda Alpe Chastlar di Isoardi, acciughe del Cantabrico, pomodori dell'agro nocerino, mortadella di Prato, per dire.

E poi ci sono i dolci. Raffinati e tecnici con quel tiramisù espresso, costruito un minuto prima di essere servito, che contende alla pizza croccante con pata negra e burrata una delle migliori ragioni per tornare a Saluzzo.

Carta dei vini interessante, servizio cordiale. Si spendono sui 25/30 euro".


Cavallito & Lamacchia
fonte: 
http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/02/23/news/a_saluzzo_trovi_il_tempio_della_pizza_gourmet_che_ha_stregato_crippa-107979202/?ref=search

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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