Innanzi tutto il patron non sarà il solo a cucinare. Ha infatti coinvolto un pokerissimo di suoi colleghi, tre toscani come lui, un casertano e un veronese, rispettivamente Graziano Monogrammi (lo ritroviamo alla Divina Pizza a Firenze), Paolo Pannacci (sua a Greve in Chianti Lo Spela) e Giovanni Santarpia (radici campane, dal 2015 a Firenze, Santarpia è scritto sull’insegna);
quindi Franco Pepe di Pepe in Grani a Caiazzo (Caserta) e Renato Bosco di Saporè a San Martino Buon Albergo (Verona). Pepe presenterà una pizza fritta, Bosco una pizza in pala.
La serata è stata battezzata Contaminazioni di Pizza e dopo un carosello di fritti, Bosco e Pepe proporranno una pizza ciascuno per poi lasciare spazio ai quattro colleghi che tutti assieme, quattro teste e otto mani, firmeranno due pizze (e la prima sarà una Margherita).
Non sarà un gioco molto semplice. Ingresso solo su prenotazione (info e prenotazioni ai numeri +39.0584.793394 e 333.5607378), prezzo fisso 60 euro.
Non è tutto: l’incasso verrà devoluto all’associazione Tutte giù per Terra, hashtag #tuttegiuperterra, una onlus voluta da Francesca Martinengo, colpita da una rara malattia quale la paraparesi spastica genetica, che lentamente irrigidisce i muscoli della gambe ma non mente.
Nota conclusiva: Giovannini, Monogrammi, Pannacci e Santarpia hanno creato l’Associazione Pizza & Peace, telefono +39.392.2982106. «Il nostro obiettivo è quello di fare pizza di qualità, senza porre limiti e barriere».
Bravi, i paraocchi andrebbero sempre vietati.
Redazione Identità Golose
fonte: http://www.identitagolose.it/sito/it/112/17253/news/contaminazioni-di-pizza-allapogeo-di-pietrasanta-un-forno-per-6-maestri.html
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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