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Grigoris, una pizza e mille chimere


"Cerchi la Pizzeria Grigoris e scopri che Mestre non ha in pratica confini...

Ti allontani dalla vecchia tangenziale, uscita Gazzera, e facilmente ti perdi anche perché le dritte che ti danno dal locale sono spannometriche, “un paio di chilometri” sta per quattro o cinque, “ancora duecento metri” è quasi un chilometro e la prima insegna in cui ti imbatti, accanto a un centro sportivo, non è quella che cerchi. Un po’ di fatica, qualche moccolo però ne vale la pena anche per la simpatia di chi vi lavora.

Grigoris è una signora pizzeria e lo sarà sempre di più, anche a livello di dolci visto che la compagna del proprietario, Pina Toscani, sta seguendo un corso con Corrado Assenza.

Storia davvero simpatica e insolita fin dalla scelta del nome da mettere sull’insegna: Grigoris è un cognome greco, quello di chi a lungo è stato il sindaco dell’isola di Patmos nel Dodecaneso.

Ruggero Ravagnan, detto Lello, venetissimo, l’aveva scelta 25 anni fa per aprirvi una trattoria proprio di fronte al molo dove attraccavano i traghetti. Posto più intelligente non poteva esserci. L’idea era quella di dividersi tra la birreria in centro a Mestre nei mesi freddi e Patmos in quelli caldi.

Opzione brillante al punto che quando nel Natale del 1987 Lello si presentò sull'isola con caparra e notaio dal signor Grigoris, costui non gli vendette più lo spazio. Al suo posto non gli avrei intitolato la pizzeria, aperta più avanti, nel ’95, ma ognuno è padrone dei suoi sentimenti e dei suoi ragionamenti.

Pizzeria dai grandi numeri, come nel 99% dei casi, ma con una notevole attenzione a farine e lieviti (da pasta madre), materie prime e cotture, prodotti dei presidi dello Slow Food, una robusta proposta di birre e un allegro restyling degli ambienti ma anche dei fronzoli sulla tavola tipo la decisione un mese fa di farsi i grissini in proprio e togliere dal cestino del pane quelli industriali confezionati nella bustina, uno dei minimi della ristorazione del secolo scorso.

Quanto alla ristrutturazione, tuttora in corso qua e là, ha visto Lello dannarsi per trovare un writer con la partita iva (sinonimo di professionalità), ma anche capace di capire come le maestranze degli Alajmo avessero disegnato a regola d’arte sui muri bianchi del Calandrino:

«Non ricordo più quante volte sono andato a pranzo da loro con chi pareva fosse in grado di darmi le risposte giuste. Alla fine ci sono riuscito». 

Sembra che una mano di bambino abbia usato pastelli di tutti i colori sui muri solo con ampi gesti, dei cerchi che ricordano delle nuvole stilizzate o delle spirali.

E ora a tavola.

La passione per la Grecia emerge nella carta della cucina: Tzatziki, Melanzane alla greca, Souvlaki di pesce spada o di pollo, Insalata di Micene (senza formaggio feta, condita con salsa di yogurt e senape) e classica Insalata greca.

Poi non manca una Pizza Grigoris ma di greco ha poco più di nulla: formaggio alle erbe, chiodini, brie, noci, salame piccante, melanzane e peperoni.

Suona meglio la Felfela con pomodoro, cipolla, pollo e tzatziki, oltre alla mozzarella come tutte le combinazioni sotto la voce Tradizione.

Poi ecco le Classiche tipo Marinara, Margherita, Romana, Capricciosa… fino al Calzone, per fortuna senza ricotta.

E infine il terzo livello, quello della pizza più artigianale possibile, dell’esasperazione di ogni passaggio e ingrediente senza andare in orbita con i prezzi perché nessuna supera i 9 euro e mezzo.

La mia, quella che mi ha stregato, la Tonno e cipolla viene 9: pelato San Marzano Dop dell’Agro-Sarnese-Nocerino, fiordilatte di Agerola, filetti di tonno del Mar Cantabrico, cipolla di Tropea.

La prossima volta punterò però sulla Bonfatti, dal nome del produttore di mortadella di Cento in provincia di Ferrara: mortadella, stracchini, misticanza e pistacchi.

Suona acquolinosissima anche la Carbonara: fiordilatte di Agerola, guanciale di Cinta Senese di Paolo Parisi, uovo e pepe nero.

La Pizzeria Grigoris è in via Asseggiano 147 in località Chirignago a Mestre (Venezia), telefono +39.041.915501. Attenti: è aperta solo la sera".


Paolo Marchi
fonte: http://www.identitagolose.it/sito/it/14/3013/cibi-divini/grigoris-una-pizza-e-mille-chimere.html?p=1

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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