dove la parte del leone è fatta da prodotti di pasticceria freschi oltre che di panetteria e biscotti. E sono dati certo in difetto in quanto riguardano - come evidenzia l’elaborazione dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Vicenza sulla base dei dati di Infocamere-Registro Imprese - le società di capitali e le cooperative che hanno depositato il bilancio, ma non sono esaustive di un settore che sta dando grandi soddisfazioni, soprattutto nel momento dell’anno dedicato alle festività natalizie e agli immancabili pensieri dolci. Con una spinta sempre più decisa oltre confini.

PREMI

Non è un caso, per esempio, che il Richemont Club Italia, parte di un’organizzazione internazionale, con 11 nazioni aderenti in Europa oltre al Giappone, che opera da 20 anni per promuovere la panificazione e la pasticceria abbia scelto 3 vicentini (su 12 premiati) per il riconoscimento “Panettone d’Autore”.

Il premio viene attribuito agli artigiani che, particolarmente attenti alle materie prime, seguono con cura anche tutte le fasi di lavorazione. Tra i migliori prodotti artigianali della tradizione natalizia italiana sono stati dunque selezionati anche quelli realizzati da Giovanni Roviaro (“Il Chicco di Grano” di Montorso Vicentino), Antonella Nori (“Bontà Artigiane” di Noventa Vicentina) e Giuseppe Vicentini (Panificio Pasticceria “Vicentini” di Breganze).

ESCLUSIVE

E non è certo un caso che Dario Loison, definito il Giorgio Armani del panettone per la sua capacità ogni anno di rinnovare le sue “collezioni” di panettoni, pandori, veneziane e colombe, sia stato scelto per realizzare in collaborazione con il collega pasticcere Matthias Bachmann di Lucerna, il dolce che ha celebrato 15 giorni fa il nuovo tunnel ferroviario del Gottardo: nella sua industria dolciaria a Costabissara ha concepito un panettone a forma di montagna, in duemila esemplari.

VARIANTI

Ma i dolci vicentini sanno trasformarsi a seconda delle esigenze. È il caso della pasticceria Filippi di Zanè che a Londra, con la sua creazione, ha addirittura battuto il Christmas pudding, il tipico dolce natalizio inglese a base di uova, mandorle, frutta candita, rum e spezie.

Ebbene, nella Food Hall di Selfridges, il grande magazzino di Oxford Street a Londra, per un Christmas pudding - come è emerso in questi giorni - si vendevano due panettoni.

Ma quello che ha fatto breccia non è il panettone tradizionale lievitato, arricchito di uvetta e canditi e neppure la versione con farcitura di creme. Gli inglesi sono impazziti per il “salted caramel panettone”, cioè il panettone al caramello salato, una versione artigianale chiesta espressamente da Selfridges alla pasticceria di Zanè.

EXPORT

Panettoni in tutte le loro varianti, pasticceria Made in Vicenza, biscotti fanno sempre più breccia all’estero:

nei primi 9 mesi del 2016 sono stati 34 i milioni di euro di valore esportato, con una crescita del 14% rispetto ai primi 9 mesi del 2015.

In testa ai Paesi di sbocco gli Stati Uniti che si “mangiano” oltre 6 milioni di valore (+11,8%), seguiti da Francia (5,3 milioni, +4,6%, Germania (3,5 milioni, -8%), Regno Unito (2,8 milioni +7,65), Austria (1,5 milioni, +67%).

In crescita l’export del dolciario vicentino in Polonia (1,4 milioni, +19%), Australia (1,2 milioni, +45%), Canada (1,2 milioni, +13,7%), Spagna (1 milione, +124%).

Le imprese del settore al 30 settembre 2016 erano 419 (+2,7% rispetto ai primi 9 mesi del 2015) con 2215 addetti (+3,7%).


Roberta Bassan
fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/economia/i-dolci-vicentinilievitano-nel-mondoe-battono-i-colossi-1.5382052

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