Dove respirare ancora quell’atmosfera (quasi perduta) da “vecchia Milano”. Fondata da Luigi e Vittorina (sua moglie), la Pasticceria Cucchi è un’istituzione gourmand dal 1936, non a caso è tra i Locali Storici d’Italia.
Con i suoi croissant e Saint Honoré ha conquistato poeti (Ungaretti era un habitué) e pittori, registi (vedi Gabriele Salvatores) e professori, manager e turisti. Che davanti alle vetrine all’angolo tra Corso Genova e Piazza Resistenza Partigiana, nel cuore di Milano, hanno assaporato – e continuano a farlo – delizie di zucchero e sfizi caramellati.
Non è cambiata, la Pasticceria Cucchi, anche se è cambiata Milano: tre generazioni, stessa famiglia e stesso amore per l’arte dolciaria. E se negli anni Trenta era un “Caffè concerto” (aperto fino alle 2 di notte), dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è rinata esattamente come la si vede oggi.
Una pasticceria, caffetteria e locale per happy hour stile anni Cinquanta, con preziosi lampadari e vetrinette d’antan, lontana dalla modernità e dal design contemporaneo.
Panettoni e veneziane, kranz, torta alle mele declinata in moltiplici varianti (torta paradiso, zurigo, charlotte e strudel), torta di pere e cioccolato, crostate.
E poi, marrons glacés, praline, Sacher tarte, gelati di produzione artigianale, naturalmente, gelatine di frutta, frappé e frullati. E ancora, brioches home made che sanno di burro fresco, budini di riso, biscotti, profiterol e zuccotti. Da acquolina in bocca.
Alessandra Turci
fonte: https://viaggi.corriere.it/viaggi/provati-da-dove/pasticceria-cucchi/
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