La prima città ha dato i natali alla famiglia Giordano e ad Andrea stesso, Trani ha accolto il suo locale con entusiasmo e fiducia.

Figlio di panettieri, il suo amore è, ça va sans dire, la panificazione ed è proprio per questo che è nato Lievito 72. Nel 2014. Pizzeria di discrete dimensioni collocata in una strada non proprio centrale, non proprio nel clou della movida tranese, in una zona non proprio turistica (per fortuna).

I 40 commensali possono scegliere da un menu volutamente striminzito, 11 pizze, perché ogni referenza riceva una cura quasi maniacale. Nessun antipasto e niente che allontani dal focus del locale: i lievitati. Attenzione massima alla scelta delle farine macinate a pietra, all’impasto con lievito madre, alla maturazione lunga per l’appunto 72 ore e salsus in fundo alle farciture.

Qui si segue strettamente la stagionalità. Lo stile della pizza è quello italiano, ma con un tocco personale che fa si che, ad esempio, non si ricerchino forme tonde dell’impasto che anzi risulta squadrato.

Assaggiate la Regina in cui sentirete la spinta terrosa dell’origano nel pomodoro e la tenacità della mozzarella. La Parmense è farcita con prosciutto crudo Dok dall’Ava San Daniele, stracciatella e olio di oliva, la base rossa cuoce il forno quel tanto che occorre alla pasta per diventare leggermente croccante e permettere di bilanciare la morbidezza del latticino e la scioglievolezza del salume.  

La 4 formaggi si pregia della grassezza del fiordilatte a fermentazione naturale, della delicata acidità del semi stagionato di capra e della complessità dell’erborinato di capra, a completare il Parmigiano Reggiano vacche rosse DOP. Nonostante il patron consigli di godere a pieno l’esperienza della pizzeria, l’asporto è consentito sia a chi non avendo prenotato non sopporta l’attesa, ma anche a chi non volesse muoversi da casa.


Pamela Panebianco
fonte: http://www.agrodolce.it/locale/lievito-72-trani/

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