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Paco Magri riporta il blasonato locale di Cremona ai fasti del passato


A una decina d’anni dal ritorno degli storici titolari del Dordoni, si può dire che la sfida è stata vinta...

Sembrava un’impresa temeraria rilanciare un locale dai grandi numeri e concepito secondo lo stile in voga negli anni ’60. E in effetti non è stato facile risollevare un ristorante così blasonato e riportarlo al fasto originario.

Il merito è della famiglia Magri. Mamma Giancarla, ultimogenita di Albino Dordoni, è stata la regista. Ha sapientemente guidato i figli Paco e Chiara, forte dell’esperienza maturata in gioventù con le sorelle Bianca, Bruna e Nerina in queste sale che hanno conservato il fascino di un tempo.

E’ stato conservato l’arredo originario: mai scelta fu più saggia. Qui si respira un’atmosfera particolare che riporta i cinquantenni alla loro infanzia e che intriga i più giovani.

I titolari hanno creato uno staff professionalmente valido e ben affiatato. Paco, abile cuoco animato da una grande passione per la cucina, ha raffinato le sue capacità allargandole all’arte della pizza, la scelta più indovinata per far conoscere a tutti il Dordoni.

Si viene per gustare la torta fritta coi salumi e le ottime Margherite e quattro stagioni a prolungata lievitazione e straordinariamente digeribili e si torna per provare i manicaretti dello chef.

Nei mitici anni 60 il Dordoni era il ristorante dei ragazzi; lo è anche adesso che il juke box, attrattiva di quel tempo, è un oggetto da museo.

La famiglia Magri è riuscita a creare un ambiente cordiale e simpatico e a proporre una cucina gradita a persone di ogni età.

Nel salone si possono accomodare fino a un centinaio di persone; la saletta ne ospita 45 e altrettante la veranda, apprezzatissima in estate. Con passione e tanto lavoro, il Dordoni è di nuovo un punto di riferimento della ristorazione cremonese.

La proposta di piatti di terra e di mare è ampia e in grado di accontentare i palati più esigenti.

Con le eccellenti sardine fritte si apre una sfiziosa cena a base di pesce che prosegue con un superbo risotto ai frutti di mare e col filetto di San Pietro con verdure allo zenzero o col classico fritto misto.

Se si sceglie il menu di terra, il tortino di zucca con salsa di provolone piccante è un ottimo antipasto che in un crescendo di sensazioni gustative, olfattive e visive ben si sposa coi tortelli di brasato in cialda di parmigiano o con i tortelli di taleggio e verdure saltate con speck croccante.

Non mancano le alternative, dai tortiglioni freschi con ragù di anatra ai marubini de.co. ai tre brodi. E per secondi la classica spadellata di controfiletto di manzo con le verdure di stagione o il gettonatissimo coniglio alle olive e dadolata di pomodori con polentina fresca.

Nei dessert Paco dà il meglio di sè, dal cuore tiepido di cioccolato con crema chantilly, al dolce di castagne con salsa di cachi, al sugolo con biscottini all’uvetta, ai più comuni ma mai banali semifreddi, gelati e sorbetti e crostate rigorosamente fatti in casa.

Buona la cantina. Ben curato il servizio.


Tullio Vincenzi
fonte: http://www.laprovinciacr.it/scheda/70883/Ristorante-Dordoni.html

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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