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come e dove Petra arriva in tavola
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Salone del Gusto, una Piazza molto affollata

Inaugurata con successo in occasione di Cheese 2011 a Bra, La Piazza della Pizza ha avuto un posto di riguardo anche al Salone del Gusto.

I forni allestiti nella zona dedicata al cibo da strada hanno sfornato le pizze preparate dai pizzaioli che si sono avvicendati anche al forno della sala accanto, che ospitava i laboratori sulla pizza.

Ventitre pizzaioli in 5 giorni, scelti tra i massimi esponenti delle diverse correnti della pizza italiana, dalla grande tradizione della Pizza Napoletana alla nouvelle vague della pizza di ricerca.

Correnti rappresentate dai due sponsor principali della Piazza, l'Associazione Verace Pizza Napoletana e il Molino Quaglia con l'Università della Pizza, uniti nell'obiettivo di valorizzare questo grande patrimonio gastronomico italiano ma sempre più senza confini, come ha dimostrato la partecipazione del pizzaiolo giapponese Akio Nishikawa, il primo ad essere ammesso all'AVPN.

Un bel modo per dar voce a tutte le espressioni odierne di un settore in crescita, nei numeri e nella qualità.

Al centro degli incontri, l’”Alleanza" tra i pizzaioli e i Presìdi Slow Food, nata sulla scia di quella ormai consolidata con i cuochi.

Chi meglio dei pizzaioli può infatti riuscire nell'impresa di far conoscere prodotti eccellenti ma a rischio d'estinzione a un pubblico allargato, e nello stesso tempo garantire consumi elevati di tali prodotti?

Testimonial dell'alleanza, Salvatore Salvo della Pizzeria Salvo di San Giorgio a Cremano, che ha addirittura “adottato” un'intera Comunità del Cibo, acquistando svariati quintali di patate interrate del Taburno per la preparazione dei crocché da qui a Natale.

Ma tutti i pizzaioli – da Ciro Salvo, Guglielmo Vuolo e Raffaele Surace, esponenti della AVPN, a Renato Bosco, Emiliano Aureli ed Emanuele De Vittoris, giovane pizzaiolo laureato a Pollenzo, coordinatore tecnico della Piazza della Pizza, rappresentanti dell'Università della Pizza - hanno proposto pizze a base di Presidi Slow Food e di prodotti d'eccellenza, dai pomodori San Marzano alla Mozzarella di Bufala Campana Dop, senza dimenticare le farine: le raffinate "0" e "00" del Molino Quaglia per le pizze "veraci" napoletane e Petra per le pizze dell'innovazione.

Un bel gioco di squadra ad avvalorare la definizione di pizza data dall'antropologo Marino Niola e spesso citata dal giovane Antonio Puzzi, Consigliere nazionale di Slow Food Campania e moderatore della Piazza: un hardware su cui poter caricare qualsiasi software.

Metafora poco poetica, forse, ma efficace e molto attuale.

Redazione Identità Golose
fonte: 
http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=374

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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