Nel suo doppio locale, asporto al civico 53 e degustazione al 55, la sua proposta di pizze stupisce per completezza: Renato non ha nessun timore reverenziale nel confrontarsi con patrimoni monumentali del cibo mondiale e ambisce al meglio in tutti i campi.

C’è la nouvelle vague, la cosiddetta pizza gourmet, che proprio da queste parti ha preso le mosse, mini-piatti da ristorante su una base di pasta lievitata, qui presentata con l’azzeccato nome di “aria di pane“: difficile rendere l’idea meglio di così, l’impasto a contatto col palato sublima nel senso fisico del termine, passando direttamente da stato solido ad aeriforme lasciando una fragranza che difficilmente dimenticheremo.

C’è la tradizione della pizza napoletana, bassa e croccante, la sua controparte romana, al taglio, più friabile e palcoscenico ideale per le più svariate farciture… e poi c’è l’unicità, i frutti dell’inesauribile (pizza)ricerca di Renato: la croccantezza infinita dei crunch e doppi crunch, il richiamo orientale del panino al vapore, coi piedi ben saldi nella tradizione Mediterranea.

Renato al suo Saporè ha voluto dare un’aria di costante “work in progress“, lanciando un chiaro messaggio: anche se un giorno qui si dovessero produrre le migliori pizze del mondo in tutti i campi, qui non ci si ferma mai.


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Viaggiatore Gourmet
fonte: https://www.altissimoceto.it/2014/04/30/sapore-pizza-e-cucina-con-lievito-madre-san-martino-buon-albergo-vr-patron-e-pizzaricercatore-renato-bosco/

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