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Sull’Isola dei Pescatori di cultura


Il 7 e l’8 ottobre, il borgo più pittoresco delle Isole Borromee accoglie Gente di Lago e di Fiume. Un movimento che si fa evento. Dando vita a una due giorni a tu per tu col poliedrico mondo dell’acqua dolce.


La sua esile silhouette ricorda quella di un pesce, con tanto di “testa” e di “coda”. È abitata - e lo è sempre stata - da pescatori e fish lover. E ora diviene scenario del primo grande evento di un movimento che col pesce d’acqua dolce ha un rapporto privilegiato.

E così, l’Isola dei Pescatori, la più pittoresca dell’arcipelago delle Borromee, diviene teatro, domenica e lunedì 7 e 8 ottobre, di un’iniziativa firmata Gente di Lago e di Fiume, associazione capitanata da uno chef bistellato quale Marco Sacco, patron del Piccolo Lago di Mergozzo.

Perché un movimento? Perché le acque dolci - a partire da quelle del Lago Maggiore - non sono certo figlie di un dio minore, bensì un patrimonio naturale e ambientale - ma anche economico e gastronomico - da tutelare, difendere, preservare e valorizzare. Anche con appuntamenti che sappiano sensibilizzare il vasto pubblico. Come questa due giorni, dedicata a tutti coloro che abbiano voglia di conoscere e approfondire l’eclettico universo dei laghi, dei fiumi e dei torrenti.

Partecipare è semplice. Domenica, basta giungere all’imbarcadero di Stresa, parcheggiare l’auto e ritirare pass, mappa orientativa, calice e portacalice (se si è già acquistato il biglietto online) oppure acquistare in loco il ticket. All inclusive, come in un “villaggio”. Comprensivo persino dell’andata all’isola e del ritorno dall’isola.

Due infatti i battelli dedicati: quelli delle 10.30 e delle 11. E per chi volesse imbarcarsi prima? Potrà prendere un normale battello di linea. Inoltre, dalle 10.15 alle 11, concerto di benvenuto griffato Pocket Sinfonietta Leopold Mozart.

E una volta attraccati all’Isola dei Pescatori? Via libera a una giornata zigzagante fra le viuzze, il porticciolo, la chiesa, il Museo della Pesca e i ristoranti. Alla scoperta delle innumerevoli iniziative organizzate per il dì di festa: dai laboratori alle letture, dalle dimostrazioni di sfilettatura alla rievocazione storica della tradizionale pesca con la bedina (ora non più in uso).

E ancora, mini conferenze e piccole lezioni di cucina, spettacoli e concerti d’archi. Persino dal balconcino di quella che fu la casa del musicista Ugo Ara. Non dimenticando la possibilità di conoscere il “Piemonte”: il piroscafo a vapore - ancorato al molo dell’isola - che porta la data del 1904. Il tutto grazie alle visite guidate messe a punto in collaborazione con la gestione governativa Navigazione Laghi.

Momento clou della giornata: la grande degustazione itinerante (dalle 12.30 alle 15).

Undici le “postazioni”, corrispondenti a undici ristoranti isolani. Ma molti di più gli chef. Perché i “resident” vengono affiancati dai “guest” venuti da lontano. Insomma “indigeni” e “forestieri” pronti a contaminare pietanze lacustri di vera eccellenza. In abbinamento, i vini dell’Alto Piemonte nonché le birre biellesi, servite dai sommelier dell’Ais del Verbano-Cusio-Ossola.  

E proprio al ristorante Verbano, Patrick Merlotti cucina un risotto al pesce persico con Eugenio Boer (del [bu:r] di Milano) e Luca Marchini (presidente dei Jre Italia e patron de L’Erba del Re di Modena);

allo Chez Manuel, Alberto Todisco fa il pesce in carpione con Renato Bosco (della pizzeria veronese Saporè);

all’Osteria Ara 36, Angelo Doriani prepara il luccio perca al burro chiarificato con Cesare Battisti (del meneghino Ratanà).

E al ristorante-pizzeria La Rondine? Il resident Giuseppe Rinaldi vola alto con Paolo Griffa (del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur), Alessandro Donatello e Christian Turra (entrambi a Un Mare di Neve di Cervinia) per proporre un’ottima zuppetta di lago.

Intanto, al Belvedere, Claudio Bucelloni crea con Gianni Tarabini (de La Fiorida di Mantello) i conchiglioni al ragù di lago;

e all’Italia, Sergio Rolleri accoglie Marco Sacco, Paolo Barrale (presidente di Chic - Charming Italian Chef e alla regia dell’irpino Marennà di Sorbo Serpico) e Chicco Cerea (del ristorante Da Vittorio di Brusaporto) per dar forma al gardon e al pacchero cacio e pepe di lago, risottato nella Guendalina (la maxi padella by Sacco).

All’Unione, sono invece all’opera Stefano Erra e i fratelli Nicola e Davide Trentin (de Le Delizie del Grano di Cittadella), alle prese con una tartare di salmerino;

all’Imbarcadero, Giorgio Negri prepara con Federico Beretta (del Feel Como) i tortelloni di lago;

alla Pescheria, Pasquale Botta cucina una fritturina di lago con Mauro Elli (del comasco Il Cantuccio di Albavilla);

al Casabella, Ivan Konstachuk propone lo storione con la complicità di Alessandro Gilmozzi (del trentino El Molin di Cavalese);

e al Villa Toscanini, Maxim Ciprian dà vita alla trota affumicata a cubetti con Max Celeste (de Il Portale di Verbania).

Più tecnica e scientifica la giornata di lunedì 8 ottobre (alla quale hanno libero accesso tutti i possessori del biglietto della domenica). 

Sul palcoscenico? Cuochi, autorità, esperti e ittiologi. Sotto i riflettori? Incontri, dibattiti e tavole rotonde per discutere di pesca, valorizzazione delle acque interne, turismo e ristorazione.

Attori di un vivace talk sono infatti sette grandi chef: Pino Cuttaia (dell’agrigentina La Madia di Licata), Sandro e Maurizio Serva (della reatina La Trota 1963 di Rivodutri), Enrico Bartolini (che firma il ristorante del Mudec, ma anche il Casual di Bergamo Alta, il Glam di Venezia, la Locanda del Sant’Uffizio in Monferrato e La Trattoria di Castiglione della Pescaia), Pietro Leemann (del Joia di Milano), Cristina Bowerman (della romana Glass Hostaria), Paolo Barrale e Marco Sacco. E nel primo pomeriggio: risottata in riva al lago.

La sera, infine, cena di gala al Grand Hotel Des Iles Borromées di Stresa.

In menu:

uovo di carciofo, topinambur e mentuccia by Serva bros;

scampi di Sicilia alla pizzaiola e acqua di polpo dei sous-chef di Villa Crespi (Lago d’Orta) Simone Corbo e Gabriele Tratzi;
 
“Scala dei Turchi” griffata Pino Cuttaia;

tagliolini alla betulla, salmerino e burro alla cenere di Giancarlo Morelli (del Pomiroeu di Seregno e del ristorante che a Milano porta il suo cognome);
 
pollo in riva al lago by Marco Sacco;

pesca" Triple Chocolate" by Filippo Novelli de La Perla di Torino.

Il costo della cena è di 300 euro a persona, per contribuire al sostegno dei futuri progetti della Gente di Lago e di Fiume.

Il biglietto per la giornata di domenica ha un costo di 50 euro se acquistato in prevendita online (15 euro per i ragazzi dai 7 ai 12 anni, gratuito per i più piccoli) e di 60 euro se acquistato in loco.


Cristina Viggè
fonte: http://www.fuorimagazine.it/blog/shooting/?permalink=sullisola-dei-pescatori-di-cultura



Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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