Cristian Marasco de la Grotta Azzurra (a Merate, Garlate e Bonate Sopra, ndr) l’ha pensata come un disco con doppia cottura, prima in olio bollente e poi in forno elettrico a 300 gradi per creare l’effetto croccantezza.
Viene preparata con impasto di Petra 0201 Evolutiva, in modo che i sapori cambino di anno in anno. Il topping è a “chilometro buono” con pomodorino, capperi siciliani di Salina, emulsione di burrata, zucchine alla scapece, tonno marinato con sale olio ed emulsione di riccio di mare, polvere di capperi per finire.
Massima tradizione invece con Ciro Oliva del Concettina ai Tre Santi di Napoli, con la Pizza fritta farcita con pomodoro, Parmigiano, pepe e basilico.
«La pizza cresce con l’attenzione ai dettagli e al servizio di sala, siamo sia artigiani che restaurant manager - sottolinea il pizzaiolo partenopeo - Sono certo che la pizza sia un forte strumento di ripartenza, per l’emozione che sa sempre dare. Da noi accorrono golosi da ogni rione e ogni città. Basti vedere, per esempio, quando uno straniero viene al Concettina ai Tre Santi: è attratto dal prodotto che, a sua volta, illumina il luogo con la sua energia».
Non solo tradizioni però, visto che Oliva sta lavorando anche sulle farine alternative di legumi e sui gusti vegetali in generale.
Annalisa Cavaleri
fonte: https://www.identitagolose.it/ermes/newsletter/?id=467
Foto di Brambilla-Serrani
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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