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Pizzeria A18 Sottozero, da Francoforte a Roccalumera


Il coraggio e il genio degli italiani è noto in tutto il mondo. La diffidenza e lo sconforto sopportati in patria si trasformano, oltre confine, in una ricetta imbattibile di intuito imprenditoriale e tracotanza operativa...

Il cuore, tuttavia, resta imprigionato nei propri lidi e negli affetti al punto di richiamare a sé, spesso dopo lunghissimi anni, persone del intimamente trasformate.

Su questa scia, del viaggio e del ritorno, si inserisce la storia dell’ex pub, poi pizzeria, A18 Sottozero. Nelle parole di Carmelo Sturiale, che abbiamo intervistato qualche settimana fa, ricorrono il miraggio di un lavoro quinquennale a Francoforte, l’ossessione del percorso tra Messina e Catania, appunto sull’autostrada A18, e una condizione economica di partenza non felicissima definita propriamente sottozero per la mancanza totale di risorse.

Luoghi

La pizzeria si trova presso la cittadina di Roccalumera, in provincia di Messina, sul lungomare Cristoforo Colombo. La spiaggia sta al di là della strada, una condizione estremamente felice in tempo d’estate. Spazioso e moderno il locale, in esterno ci sono oltre 150 coperti, qualcosa meno nelle sale. Una delle particolarità di questo locale è che, oltre essere una pizzeria-ristorante molto apprezzata, ha mantenuto l’iniziale attività di pub e cocktail bar. Gli spazi sono sviluppati su due livelli e, di fatto, separati in modo da non ostacolarsi tra loro. Tutti i venerdì sera c’è musica dal vivo, la domenica sera solitamente un duo voce e chitarra.

Protagonisti

La conduzione, così come la proprietà, è della famiglia Sturiale: i nostri protagonisti si chiamano Carmelo, Rossella, Rita, Alessia e Massimo. Al forno, nel ruolo di maestro pizzaiolo, c’è Carmelo; mentre in sala, così come nella gestione del ristorante, Rossella, sorella di Carmelo, insieme a mamma Rita. Numeroso lo stuolo di collaboratori, preparato e gentile nel soddisfare ogni richiesta da parte del pubblico.

Materie Prime

Sul fronte del topping non si lesinano sforzi:

tra le materie prime troverete lo squisito pomodoro San Marzano D.O.P. Gustarosso e i datterini gialli di Grangusto; sul fronte mozzarella, è stata scelta la Fiordiltte Gioiella di Gioia del Colle (Ba), alternata alla Vallelata e alla Santa Lucia di Galbani.

Tra i formaggi, il pepato fresco, i caprini, i pecorini così come i vaccini del vicinissimo caseificio dei Fratelli Caminiti. Oltre questi, le alici di Cetara di Delfino Battista, una selezione di formaggi nazionali tra cui Grana Padano 20 mesi, Taleggio D.O.P., Gorgonzola D.O.P., e affettati tra cui: un Crudo di Parma stagionato 18 mesi, Speck di Montorsi, Bresaola di Negroni e qualche speciale stagionale come il petto d’oca, i funghi porcini freschi e verdure di campo. Completa il ricco ventaglio di sapori il “filo” di olio extravergine Planeta, tradizionale o denocciolato, cosparso in uscita dal forno.

Pizze

La pizza di A18 è una “italiana” di delicata croccantezza con la variante di un cornicione leggermente più alto del solito. Per questo la temperatura del forno a legna si aggira tra 350 e 360°C.

Quattro gli impasti offerti:

ai cinque cereali, integrale 100%, con farina “Evolutiva” e, infine, con farina Petra 1 e germe di grano; tutte farine del celebre Molino Quaglia di Vighizzolo d’Este. Per chi soffre di celiachia ce n’è uno senza glutine. Gli impasti tradizionali usano il lievito di birra fresco, la maturazione e lievitazione sono a temperatura controllata e durano circa 24 ore. L’impasto ai cinque cereali e quello integrale 100% utilizzano invece un preimpasto (biga), lievito madre; tra maturazione e lievitazione occorrono oltre 48 ore. Solo in stesura viene utilizzata un po’ di semola.

I nomi delle pizze si riferiscono vetture di varie epoche richiamando così il tema automobilistico del locale.

Tra le pizze più apprezzate la “Seicento” con mozzarella fiordilatte, prosciutto cotto, funghi porcini, scaglie di Grana Padano, crema di pistacchio di Bronte con granella; la “Vespa 50” con mozzarella di bufala, pomodorino di Pachino, melanzane fritte, burrata e crudo di Parma 18 mesi;

la “Alfa Sud” con mozzarella fiordilatte, pomodoro semisecco, finocchietto, uvetta passa e pinoli; la “Cinquecento” con passata di pomodoro, mozzarella fiordilatte, olio extravergine di oliva Planeta e basilico a km zero; la “Balilla”, una rivisitazione della Margherita, è con mozzarella fiordilatte, pomodoro San Marzano DOP Gustarosso, Parmigiano Reggiano, basilico, extravergine Planeta e pepe nero; la “Montereal” con fiori di zucca, alici di Cetara di Battista Delfino e scaglie di Parmigiano Reggiano.
 

Il Romano
fonte: https://www.pizzaeprotagonisti.it/pizzeria-a18-sottozero-da-francoforte-a-roccalumera/blog-2/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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