Inaugurata nell’ottobre 2021 a Bagheria, in provincia di Palermo, la pizzeria “Binario 450” nasce dall’idea di due giovani e appassionati imprenditori.
A raccontarcene la storia è Salvo Meola, patron del locale, insieme a Fabio Rizzo, e suo pizzachef.
“La nostra – racconta – è una storia di pura passione. Entrambi arriviamo a questo progetto seguendo un percorso piuttosto particolare. Fabio è un ingegnere informatico. Io, invece, mi sono laureato in storia e filosofia”.
Un ingegnere e un “filosofo” che mossi dalla voglia di portare nella propria città una nuova idea di pizza, e complice la lunga pausa imposta dalla pandemia, circa un anno e mezzo fa hanno iniziato a progettare un luogo fino a quel momento assente nel panorama della ristorazione bagherese.
“All’indomani della laurea – continua – capii subito che il richiamo della pizza per me era irresistibile. Riposta in un cassetto l’idea di dedicarmi all’insegnamento, iniziai presto a studiare per perfezionare un lavoro, quello del pizzaiolo, che fin da giovanissimo avevo svolto per guadagnare un po’ di soldi. E così dopo un intenso periodo di formazione, ho cominciato a lavorare presso un noto locale della città fino a quando, tra il 2020 e il 2021, ho deciso di realizzare insieme a Fabio un’attività tutta nostra”.
Nasce così “Binario 450, pizza e cucina contemporanea”, un locale studiato nei minimi dettagli e con un’offerta gastronomica accurata e originale.
“La nostra – spiega – non è una pizza che definirei “gourmet”. Mi piace piuttosto definirla contemporanea e di ispirazione napoletana. Nonostante il locale nasca intorno a questa identità volevamo, però, affiancare alla pizza in stile partenopeo, dall’impasto molto idratato e dal bordo pronunciato, anche la versione in pala, cosiddetta “alla romana”, e quella al padellino, croccante fuori e dal cuore morbido”.
Tre tipologie di pizza, tre impasti differenti e persino tre forni diversi.
“Non volevamo lasciare nulla al caso. Per questo abbiamo deciso di differenziare non solo gli impasti, ma anche i forni. Per la pizza napoletana, il cui impasto è ottenuto da un blend di farine, usiamo un forno rigorosamente a legna. Per quella in pala, a base di grani antichi, utilizziamo un forno elettrico capace di dare ulteriore croccantezza. Per la pizza al padellino, il cui impasto a base di riso Artemide si ispira a tecniche di panificazione orientale, ricorriamo invece a un forno a vapore e successivamente a uno elettrico. Abbiamo, inoltre, un forno interamente dedicato alla cottura di impasti senza glutine. Ci piace pensare tutto nei minimi dettagli. Ogni pizza, per esempio, viene condita in uscita e con ingredienti a crudo. Ciò è possibile grazie all’utilizzo di una piastra con tre lampade riscaldanti che ci permette di aggiungere i condimenti senza che la base si raffreddi”.
Ma cosa prevede il menu di “Binario 450”? Quali sono le pizze assolutamente da non perdere?
“Il nostro menù – spiega – si compone di pizze tradizionali reinterpretate in maniera originale e contemporanea. Non a caso abbiamo voluto inserire diverse varianti della “Marinara” e della “Margherita” che sono, e sempre saranno, le pietre miliari della pizza. Non manca inoltre una rivisitazione, in versione padellino, del tanto amato sfincione bagherese. Se dovessi consigliarne una per tipologia, però, direi:
la “Stampace”, pizza napoletana realizzata con mozzarella fior di latte, songino, prosciutto cotto alle erbe, pecorino sardo, composta di fichi neri e foglie di mandorle tostate;
la “Ostiense”, pizza in pala servita con un letto di patate al forno, provola delle Madonie, cipolla rossa di Tropea in agrodolce, pulled pork e salsa Binario 450, una speciale maionese aromatizzata dalla ricetta segreta;
e infine la “Tatto”, pizza al padellino condita con vastedda della Valle del Belice, scarola riccia, porchetta artigianale, chutney di cipolla e nocciola siciliana”.
In abbinamento vini siciliani, birre alla spina e artigianali in bottiglia (anche senza glutine), ma non solo.
“Da un po’ di tempo – continua – proponiamo ai nostri clienti la possibilità di abbinare un cocktail alla pizza. Per esempio un’accoppiata che funziona molto bene e quella tra la “Stampace” e il cocktail “Binario 450” che realizziamo con whisky, triple sec, liquore di ciliegia, amaretto Disaronno e che viene completato con un’affumicatura”.
Non solo pizza ma anche secondi a base di carne, panini e dolci appositamente studiati in collaborazione con un pastry chef.
Christian Guzzardi
fonte: https://www.cronachedigusto.it/index.php/i-nostri-consigli/dove-mangio/un-ingegnere-e-un-filosofo-con-la-passione-per-la-pizza-così-nasce-a-bagheria-binario-450
Foto di copertina da pagina Facebook (ndr).
Salvatore Meola per i suoi impasti utilizza le farine Petra (ndr).
Locale segnalato da Petra (ndr)
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.