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come e dove Petra arriva in tavola
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Il posto più strano dove aprire una pizzeria? In una grotta della Cava d'Ispica


Caveau e Incavò sono le due pizzerie nate all’interno del Parco Forza, nella suggestiva Cava d’Ispica

Caveau e Incavò sono Seleted Partner di Petra
Claudio Maucieri, pizzaiolo e ristoratore, dopo aver dato vita a un suo primo locale, “Il Capriccio”, in centro a Ispica (oggi chiuso), si è già misurato due anni fa con una location molto suggestiva per l’apertura di “Caveau”, la sua seconda pizzeria, nel mezzo dei giardini delle Cave di Ispica: sale incastonate tra grotte in pietra ricoperte di macchia mediterranea e fogliame di capperi; il sentiero per arrivarvi un vero e proprio percorso sensoriale che coinvolge udito, vista e olfatto. A soddisfare anche gli altri sensi ci pensa la proposta gastronomica, articolata in pochi - ma ben fatti - piatti della tradizione, rivisitati con leggerezza, e un elenco di pizze di razza, tutto sia con materie prime ittiche che di terra.

Non pago di aver creato uno dei locali più suggestivi dell’estate, Maucieri ha quest’anno rilanciato con una nuova sfida dal nome “Incavò”. Ci troviamo sempre presso il Parco Forza, a pochi metri dal precedente locale. Stavolta, la nuova pizzeria sfrutta le grotte delle cave e le abitazioni rupestri, sviluppandosi anche in profondità e regalando agli ospiti un’esperienza unica. Nessuna climatizzazione, la temperatura è piacevolmente costante, sia in estate che in inverno.

Cosa si mangia da Incavò

Molto valido, come nel locale gemello Caveau, il lavoro svolto da Maucieri sulla pizza e sugli impasti. Le pizze sono fragranti fuori e soffici dentro, con il bordo pronunciato. Chi vuole vivere l’esperienza completa può scegliere il menu degustazione a 40 euro, che comprende 6 portate, dessert e coperto (vini esclusi).

Dalla carta si possono assaggiare le montanare fritte e una rosa di tonde ben congegnata: tre i segmenti pizza tra cui scegliere, le 5 Regine (interpretazioni della Margherita, da 9 a 14 euro), le pizze di Mare (da 15 a 19 euro) e quelle di Terra (da 14 a 19 euro). Tra le prime la Corbara, con crema di pomodoro Corbarino, mozzarella di bufala campana DOP, Corbarino in acqua e sale, crema di basilico fresco ed olio evo bio Nocellara dell'Etna monocultivar Terraliva.

Nelle opzioni di Terra, troviamo la Norma Doc, con vellutata di melanzana, bufala affumicata, pomodoro secco Rosso Siculo all’olio di timo, mousse di ricotta di pecora e chips di melanzana. Per gli amanti del mare, c’è ad esempio la Piovra e Patata Viola, con polpo del Mediterraneo caramellato e a fette, fiordilatte, Ragusano, spuma di ricotta, patata viola fritta ed olio evo bio al cioccolato. Personale e interessante la carta vini e delle birre artigianali in abbinamento.


Redazione Gambero Rosso
fonte: https://www.gamberorosso.it/notizie/il-posto-piu-strano-dove-aprire-una-pizzeria-in-una-grotta-della-cava-dispica/amp/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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