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RASSEGNA STAMPA WEB
come e dove Petra arriva in tavola
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10 pizzerie che hanno reso il 2016 di Milano un anno incredibile per la pizza (II parte)


Milano è la città delle mode. Milano centrifuga, trangugia, anticipa i tempi...

Milano ha 100 hamburgherie e i mixologist di grido. E poi braciolerie messinesi, tramezzinari veneziani, trattorie abruzzesi, arancinerie, bistrot finto poveri e ristoranti multifunzionali.

Ma nel calendario nelle mode gastronomiche meneghine il 2016 è stato l’anno della pizza.

Niente più pastrami, prosecco col sambuco o sushi bar, quest’anno il tasso di milanesità si è misurato a botte di acciughe di Cetara, farine macinate a pietra e ultra-lievitazioni.

Con risultati inattesi e sorprendenti in particolare sull’asse Napoli-Milano e conseguente buona pace dei puristi, quelli che “l’acqua usata per l’impasto non sarà mai la stessa”.

Dissapore non poteva perdere l’occasione, a fine anno, di scegliere e mettere in classifica i capofila di questa singolare “pizza-invasion” che ha portato all’ombra della Madunina formidabili pizze napoletane o “gourmet” che dir si voglia (8 fette con uno spessore più alto e una diversa consistenza).

— Per farlo siamo stati in ogni pizzeria eleggibile al titolo di numero 1.
— Provando tutte le pizze più significative sul menu.
— Stilando infine con teutonica pignoleria questa classifica.

Leggetela fino a consumarla: mangiare una signora pizza a Milano non è mai stato così facile.


2. TAVERNA GOURMET

— Farine: Petra, Molino Quaglia. Di base usano la tipo 1, ma gli impasti sono tanti.
— Lievitazione: 48 ore, lievito madre
— Forno: a legna
— Tipo: napoletana in variazione gourmet
— Prezzi: 14-32 euro
— Pizza più rappresentativa: Scampi, cacio e pepe.

Okay, siete autorizzati a riversare su di noi la rabbia repressa per questo mondo rovesciato, in cui anche il piatto popolare per eccellenza arriva a costare come una manovra economica.

Ma sta di fatto che la pizza gourmet, quella alta, con il topping posato sul piedistallo di focaccia neanche fosse un gioiello, fa parte ormai delle pizze italiane, accanto allo stile napoletano e agli altri.

Anche da Taverna Gourmet la base della pizza è composta dai fatidici 8 spicchi; su cui poggiano nel caso della Pizza degustazione ingredienti molto raffinati (35 euro, ma ve la consigliamo lo stesso).

Come comprensibile visti i prezzi, l’ambiente non potrebbe essere più distante da quello della pizzeria al taglio sotto casa.

Eleganza a profusione ma niente di troppo formale, tra colori freddi e luci calde, cucina a vista con gli chef-pizzaioli, Vincenzo Masi e Leonardo Giannico (sotto la gestione di Davide Iannaco), piuttosto giovani e sorridenti, oltre a una perfetta insonorizzazione delle pareti che mantiene il rumore sotto la soglia di guardia nonostante i pienoni.

C’è piaciuta davvero molto la pizza “Grano saraceno, provola dolce, tartare di fassona e foie gras pepe nero e champagne

Bella la carta vini. Però, seriamente: il secchiello del ghiaccio non è fatto per la birra.


— Pizza: 35/35
— Ricerca sulla materia prima: 14/15
— Menu: 8/10
— Bevande: 9/10
— Rapporto qualità-prezzo: 8/10
— Ambiente: 10/10
— Servizio: 10/10
— Totale: 94

Leggi tutta la classifica>

Chiara Cavalleris
fonte: https://www.dissapore.com/pizzerie/milano-le-10-migliori-del-2016/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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