Siamo nel sud Italia, lontano dalla mia zona comfort e per non sbagliare ho chiesto consiglio ad uno dei miei pizzablogger di fiducia Magnadisco.
«La pizza di Francesco Capece non si discute» (cit. Magnadisco) ed è proprio così.
Un impasto semintegrale con farina Petra di tipo 1, lunghe ore di lievitazione e ingredienti doc presidi Slow Food, come quelli sulla personale interpretazione di Francesco e la mia marinara con pacchetelle di Corbarino saltate in padella, polvere di olive nere Caiazzane, capperi e origano di Salina, Alici di Cetara.
Grande successo al tavolo per la pizza botox e un personale applauso per la pizza fritta (di cui ho assaggiato il grande cornicione), ripassata in forno, dall’aspetto più cicciotto, servita a fette e per niente unta: un’alternativa davvero interessante e diversa dal solito.
Non si può prenotare e il locale d’inverno è piccolino e ricavato su una terrazza, ma d’estate la piazzetta davanti si riempie di tavolini".
Redazione Vita da Sani
fonte: https://www.vitadasani.it/locale/la-locanda-dei-feudi-2-0-2/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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