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Sitàri, la pizzeria della Valle dei Templi di Agrigento


Una pizza di qualità a pochi minuti dalla Valle dei Templi, una conduzione familiare attenta e appassionata, delle materie scelte tra le migliori di Sicilia e d’Italia. Questa è Sitàri, un unicum nella provincia agrigentina.

Il luogo

La Sicilia è, in assoluto, il parco archeologico più incredibile d’Europa. I tasselli del suo mosaico temporale sono talmente numerosi che non basterebbe un mese per visitarli tutti. Tra tutti, uno di questi è imperdibile e va visitato almeno una volta nella vita: la Valle dei Templi di Agrigento. Dieci edifici in stile dorico, sono sistemati lungo un asse percorribile a piedi. Sono dedicati a Hera, Dionisio, Eracle, Zeus, Efesto, Atena, Asclepio, Demetra, Iside e, l’ultimo e il più bello, il Tempio della Concordia, del quale ancora oggi non si sa a quale divinità fosse consacrato. L’orientamento di ciascuno di essi è a Est affinché la luce colpisca al sorgere del sole la statua della divinità cui il tempio era consacrato. La pizzeria si trova giusto a qualche minuto dalla Valle dei Templi, lungo la SS115 in prossimità del Villaggio Mosè.

I Protagonisti

Il team composto dalla famiglia Sorce è composto da un affiatato gruppetto. Il cuore è composto da quattro ragazzi tutti under 30, i fratelli Giorgio e Filippo, i pizzaioli “senior”; Alberto e un altro Giorgio, cugini, le nuove leve. Sono pizzaioli infaticabili, curiosi e appassionati, la loro ricerca si snoda fra farine macinate a pietra, lievito madre e materie prime per il topping, molte delle quali presìdi di Slow Food. La gestione della sala, invece, è affidata a Giada Sorce, assistita da papà Salvatore. Le “pubbliche relazioni”, infine, sono curate da Lino, papà dei pizzaioli senior Giorgio e Filippo.

Le materie prime

Nulla è lasciato al caso nella scelta delle materie prime, ad iniziare proprio dalle farine Petra di Molino Quaglia, dalla Petra 1, all’Allegra, alla Unica, all’Altamura, più alcune speciali come la mix al mais e al farro. La mozzarella è la fiordilatte della latteria Sorrentina, il pomodoro quello di Gustarosso e di Rosso Siculo, prodotto del Presìdio Slow Food del Siccagno di Valledolmo. Tra gli affettati, il Cotto di Branchi e il Crudo di Parma di Levoni (linea Artemano), cui si aggiungono lo Speck e la Mortadella. Tra i salumi il capocollo e il salame dei fratelli Borrello, il Salame dell’azienda Lipari, la Vastedda della Valle del Belice DOP del Consorzio di Tutela, gli oli extravergine di oliva Valparadiso di Favara e quelli di Olitalia. Da bere, varie birre artigianali, tra queste la 24 Baroni, la Paul Bricius e la Chinaschi. Tra i vini, una selezione di etichette delle cantine CVA Canicattì, Baglio del Cristo di Campobello, Cusumano, Alessandro di Camporeale e Firriato con la linea Altavilla della Corte.

Gli impasti

Tre gli impasti proposti: il “Classico” (48 ore di lavorazione con un mix di farine di tipo 0 e 1 macinate a pietra, e grano duro); il “Grani antichi selezione Sorce”, una miscela di Russello, Margherito, Maiorca e grano Arso tostato (24 ore di lavorazione); e l’impasto al “Riso Venere”, leggero e friabile realizzato con una combinazione di grano tenero tipo 0 e riso venere (biga a 18 ore, al rinfresco si aggiunge il 10% di farina di riso venere; qui l’idratazione è all’85%).

Le pizze

Il menù è ampio e, la prima volta, ci si perde. Tra le più intriganti la Sicula DOP, con fiordilatte, formaggio Piacentino ennese, Vastedda della Valle del Belice, spuma di Ragusano DOP e confettura di fichi d’India; la Sitari, con crema di carote, mozzarella fiordilatte, in uscita chips di carciofi fritti, alici di Cetara, pesto in polvere e zeste di limone; la Sciavurusa, con vellutata di piselli, prosciutto cotto Branchi, carciofini grigliati, fonduta di scamorza affumicata delle Madonie; la D’Agó, con mozzarella di bufala, acciughe di Cetara, olive Taggiasche, pomodorini gialli e rossi semi dry, sesamo nero tostato: e infine, la Margherita Contemporanea con base padellino croccante, pelato siccagno di Valledolmo saltato in padella, fior di latte, caviale d’olio EVO, polvere di pesto e sesamo nero tostato. Per tutte, assolutamente notevole il risultato, una pizza da standing ovation per fragranza, alveolatura ed equilibrio nel rapporto fra ingredienti e basi.


Il Romano
fonte: https://www.pizzaeprotagonisti.it/sitari-la-pizzeria-della-valle-dei-templi-di-agrigento/pizza/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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