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Quattro chiacchiere con Friedi Schmuck, dal “Piano B” un occhio attento su Siracusa


Dall’imprenditore e ristoratore, originario di Roma ma ormai siracusano “doc”, un occhio attento sulla città.

Piano B è Slected Partner di Petra
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Il suo locale è ormai famoso grazie alla presenza in numerose guide nazionali e internazionali, tanto che spesso è meta preferita dei turisti nonché, come ovvio, anche degli autoctoni; ha contribuito a portare vera innovazione nel mondo della pizza, ben prima dell’esplosione social post-pandemia e oggi, dal suo punto di vista privilegiato, Friedi Schumck rappresenta una voce autorevole per Siracusa.


Friedi, prima di entrare al “Piano B”, da imprenditore della ristorazione, che periodo è adesso per la nostra Siracusa?

"Terminato l’exploit delle Rappresentazioni Classiche, comincia con luglio il classico calo fisiologico delle presenze turistiche in città; inoltre, i siracusani, complice il caldo e il trasferimento verso le zone balneari, come ogni anno tendono ad andare meno verso il centro storico, contribuendo così ad abbassare le presenze al punto che molti colleghi ed io stesso fino allo scorso anno, scegliamo la seconda metà di luglio come periodo di chiusura per ferie".

Certo fa un po’ impressione sentire di chiusure per ferie in luglio in una città come Siracusa…non pensi che la stagione dei concerti, quest’anno molto intensa, possa provare ad invertire un po’ il trend?

"Credo che in realtà i concerti lascino molto poco alla città, perché le persone vengono, guardano il singolo spettacolo e se ne vanno, al massimo possono acquistare un pernottamento e un pasto frugale ma nulla di seriamente “strutturale”; in generale, purtroppo, i tempi medi dei pernottamenti a Siracusa difficilmente superano i tre giorni".

Entriamo un attimo nel merito del tuo ambito, com’è la situazione della ristorazione a Siracusa?

"Generalizzare è sempre sbagliato, ma temo che stiamo ormai assistendo ad un’esplosione paragonabile a quella avuta dai B&B e dalle case vacanze agli inizi degli anni 2000, con una crescita incontrollata, qualche perla rara di qualità ma in generale una maggioranza di offerte qualitativamente molto opinabili, cosa che danneggia, purtroppo, anche se non soprattutto i ristoratori che invece hanno puntato sulla qualità".

Quali sono secondo te i principali problemi del settore?


"Metterei al primo posto la questione del personale, oggi davvero introvabile, e non parlo di chi, perdendo il lavoro, cerca di ovviare cercando un posto come cameriere senza alcuna passione, ma di chi comprende la delicatezza e l’importanza del personale di sala, il biglietto da visita di un locale che spesso ne costituisce il successo al pari della preparazione dei piatti; aggiungerei poi l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, concludendo con l’insostenibile imposizione fiscale".

Parliamo, finalmente, di pizze. Voi proponete diversi impasti, dai tradizionali tipo napoletani e romani, fino alla pizza in pala e a quella cosiddetta “gourmet”, quale va per la maggiore a Siracusa?

"Tolta l’intramontabile Margherita, devo dire che ai nostri clienti piacciono molto le novità e le sperimentazioni, penso al successo della “burro e salvia” ad esempio, ma anche dell’uso di un alimento solitamente considerato difficile come le animelle come condimento per la pizza; considerata la stagionalità però, posso dire che in estate va molto quella con la crema di zucchine di nostra preparazione, pomodoro semidry, mozzarella, pesto e cacio in scaglie, mentre in inverno trionfano le preparazioni a base di carciofi".

Come trovi l’ispirazione per nuove ricette?

"Difficilmente mi metto a tavolino con carta e penna inventando da zero, il più delle volte le ricette sono il frutto di viaggi, stimoli, esperienze, intuizioni che poi proviamo a tradurre in nuove pizze; quando la prova ci soddisfa, allora la nuova nata entra finalmente in menu".

Anche l’arte della pizza è ormai protagonista dei social, che rapporto hai tu con questo mezzo di comunicazione?

"Purtroppo non sono molto amante dei social e spesso mi rimproverano per questo, ma non riesco ad apprezzare tutte le estremizzazioni e le uscite “spettacolari” che spesso si vedono sui principali social media, preferisco preparazioni magari più semplici e meno vistose, ma, per fortuna, comunque molto apprezzate".


Giovanni Polito
fonte: https://siracusapress.it/focus/quattro-chiacchiere-con-friedi-schmuck-dal-piano-b-un-occhio-attento-su-siracusa/

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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