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1, 100, 1000 Citta’ della Pizza!


"Dopo qualche giornonecessario per riprenderci dall’overdose di carboidrati, birra e mozzarella e dalla fatica riassumibile in circa 20 km a testa percorsi a piedi in tre giorni all’interno del padiglione del Guido Reni District che ospitava la manifestazione e nelle immediate vicinanzeci fermiamo a fare il punto su La Citta’ della Pizza."

"Volendo riassumere il tutto una parola diremmo: FAN-TA-STI-CA!!! E’ vero, siamo di parte visto che io e Tania siamo state coinvolte dagli organizzatori – Emiliano De Venuti e Michela Corvino piu’ tutto il fantastico team di Vinoforum – e che Pizza On The Road e’ stato media partner dell’evento.

Ma lasciateci dire che non avevamo mai visto una cosa simile: decine di pizzaioli  oltre ai 32 “occupanti ufficiali” delle diverse “case” dei pizzaioli, sono tanti quelli che sono venuti da tutta Italia a dare man forte agli amici e colleghi: da Franco Gallifuoco che ha affiancato Pierluigi Police ad Angelo Rumolo e Luca Mastracci che hanno formato un grande trio insieme a Pier Daniele Seu, da Raffaele Bonetta che ha spalleggiato Diego Vitagliano ad Andrea “Cecio” Morini che e’ venuto ad aiutare Stefano Vola – che hanno lavorato gli uni accanto agli altri arrivando distrutti a fine serata ma sempre sorridenti (qualcuno pure improvvisando qualche show canoro, da Ciro Oliva a Gianfranco Iervolino), migliaglia di persone che in qualche occasione hanno atteso oltre un’ora per assaggiare le loro pizze preferite senza perdere il sorriso pure loro, bambini di ogni eta’ che si sono divertiti a mettere le mani in pasta nei bellissimi laboratori gestiti da Unox, grandi chef che si sono cimentati insieme ai pizzaioli nel creare ricette originali nate dalla contaminazione tra pizza e cucina per i Sensational Brunch&Dinner di Ferrarelle, workshop interessanti e costruttivi con la sala sempre piena.

Insomma, un gran successo su tutta la linea che ci ha lasciate davvero contente e soddisfatte, e con sempre piu’ voglia di continuare a raccontare questo bellissimo mondo e i suoi aspetti migliori… e naturalmente di assaggiare tante pizze!

Nei tre giorni, purtroppo, non siamo riuscite a provare tutte le proposte: ben 99 considerando l’avvicendamento domenicale tra Francesco Martucci e Salvatore Di Matteo, le pizze gluten free di Teresina Senza Glutine e quelle fatte con semola di grano duro proposte dalla Casa della semola de La Molisana.

E poi, per prendersi qualche pausa dalla pizza, c’erano pure mozzarella e formaggi del Casolare di Mimmo La Vecchia e le birre di Baladin.

Ma qualcosina lo abbiamo assaggiato e ve lo raccontiamo:

La Cacio e pepe di Stefano Callegari alla presentazione del libro Pizza.Una grande tradizione italiana di SlowFood.

La Porri di Cervere con pomodoro San Marzano Dop, Castelmagno Dop, olive di Taggia e porro di cervere di Massimiliano Prete al workshop sui 3 impasti.

La focaccia di Gabriele Bonci con insalata fresca e condita, prosciutto cotto del Pork’n’Roll e crema di limoni canditi al workshop sui 3 impasti.

La pizza al taglio con tartare di capra marinata nel mirto con miele al corbezzolo e mele tritate di Massimo Bosco.

La Margherita – buonissima! – di Gennaro Battiloro.

La Presidio di Pierluigi Police con fior di latte di Agerola, provola affumicata di bufala, papaccella napoletana grigliata, salsiccia rossa di Castelpoto, Conciato Romano e olio extravergine.

La Primavera di Marzia Buzzanca con mozzarella, patata viola, asparagi, nocciole, Parmigiano Reggiano in scaglie e fiori eduli, come la precedente evaporata prima di poterla fotografare!

La Veronese di Petra Antolini con filetto di pomodoro San Marzano, mozzarella pugliese, radicchio rosso di Verona, tastajal e scaglie di formaggio Monte Veronese Dop.

La pizza Le Origini (con fior di latte, porchetta, riduzione di mirto e rosmarino) e quella Roma-Caggiano creata a quattro mani da Pier Daniele Seu e Angelo Rumolo con asparagi selvatici caggianesi, fior di latte, coppa, mandorle cotte al forno e zeste di limone.

La Mani di Velluto di Francesco Martucci con vellutata di broccoli con acqua di ricotta, mozzarella di bufala Dop, salsiccia a punta di coltello di suino nero casertano, percorino stagionato 16 mesi (bomba!).

La Scarulella di Giuseppe Pignalosa con fior di latte di Agerola, alici di Cetara, scarole, olive nere, granella di nocciole, olio extravergine.

La Margherita “di riscaldamento” di Stefano Vola.

La Hop Hop Margherita di Giancarlo Casa al workshop su abbinamenti con Prosecco e birra, margherita con pomodoro al luppolo e lemongrass.

Le “tagliatelle” di pasta della pizza condite con fave, guanciale e crema di pecorino proposte da Corrado Scaglione di Enosteria Lipen e Fabrizio Sepe del ristorante romano Le Tre Zucche al Sensational Brunch di sabato.

O fint’ zuffritt’ di Diego Vitagliano, golosissima pizza con soffritto forte di salsiccia di suino aromatizzata con Piedirosso dei Campi Flegrei, provola affumicata di Agerola e julienne di finocchio.

Il Doppio Crunch con prosciutto, formaggio e senape di Renato Bosco al workshop Le Forme della Pizza.

La pizza con gamberi alla vaniglia bourbon, fior di latte, cicerchie e concasse’ di pomdoro e basilico di Alessandro Coppari (insolita pizza al taglio con impasto piu’ simile a una “tonda” e un insieme di ingredienti curioso ma ben assemblato)

La sempre buonissima – ma tanto! – ‘O Fiore Mio dell’omonima pizzeria faentina con impasto di farina semi-integrale, burrata pugliese e prosciutto di Parma 24 mesi “selezione Casa Graziano”.

La Cosacca di Salvatore Salvo al workshop sulla cottura al forno elettrico o a legna.

E se abbiamo dimenticato qualcosa… ci rifaremo al piu’ presto!"


Luciana Squadrilli
fonte: https://www.pizzaontheroad.eu/1-100-1000-citta-della-pizza/



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