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come e dove Petra arriva in tavola
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Golosaria fa tredici a Milano


Duecento produttori, cento cantine e oltre ottanta eventi food & wine oriented. Golosaria torna al MiCo di Milano, da sabato 27 a lunedì 29 ottobre. Mettendo sotto i riflettori il buono che fa bene.

Buono. Come gustoso e goloso. Bene. Come benessere e sostenibilità. È il buono che fa bene il tema portante della tredicesima edizione di Golosaria. Che approda al MiCo - Milano Congressi da sabato 27 a lunedì 29 ottobre, con un carico di prodotti, produttori, assaggi e messaggi forti e chiari.

A partire dal talk show d’apertura, nel grande spazio Agorà. Che vede salire sulla ribalta il deus ex machina Paolo Massobrio insieme a Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; lo chef “verde” Pietro Leemann del Joia di Milano;

alcuni rappresentanti di Comieco (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica), di Life (specialista nella frutta secca, essiccata e disidratata) e di Evolvere (community energetica), nonché Piero Gabrieli, direttore marketing di Molino Quaglia. Sponsor della kermesse e portavoce di una nuova visione della farina, che si traduce in idee, progetti e gesti degli artigiani. Una farina che dà valore alla terra e al clima, non dimenticando mai qualità e stabilità.

Una farina di nome Petra, protagonista dell’Atelier dell’Arte Bianca. Che mette in calendario quattro appuntamenti, animati da altrettanti Petra Selected Partners, l’esclusivo network pensato dal molino estense per mettere in rete l’eccellenza.

Ecco allora che domenica, alle 12.15, Francesco Paonessa, alla guida di Elite - Bakery and more di Settimo Torinese, propone il suo pane campagnolo, messo a punto con Petra 1 e Petra 9, la "tuttograno" di Molino Quaglia. Complici farina di mais fioretto, sale di Bretagna, olio extravergine biologico italiano e semi di papavero. Per una pagnotta dall'anima rustica.

Pane che torna, alle 13.45, con Carmine Nasti. Che in quel di Bergamo, nella pizzeria-trattoria DaNasti, porta avanti una tradizione di famiglia, non tradendo mai la memoria tramontina. Perché è là, fra i Monti Lattari della Costiera Amalfitana, che si celano le sue radici. Incarnate in impasti orgogliosi di eleggere semi di finocchietto selvatico, acqua di mare naturale e Petra 9, integrale e preziosa del germe di grano e delle nobili parti cruscali.

E alle 18? Si scopre il PanPolenta di Simone Rodolfi, patron del Profumo di Lievito di Brescia. Un pane autunnale, figlio al 100% del lievito madre e di un impasto che prevede Petra 1 e polenta. Realizzata con farina di mais integrale coltivato - con tecniche agronomiche a basso impatto ambientale - sulle colline moreniche del Lago di Garda. "La polenta aumenta la conservabilità del pane. Che può mantenersi fino a due-tre settimane", spiega Simone. Che propone la sua creazione anche arricchita con miele di Botticino, griffato Apicoltura del Sampí.

Lunedì, alle 13.30, la scena è infine tutta per Cristian Marasco, capitano de La Grotta Azzurra (di Merate, Garlate e Bonate Sopra) e pure alla regia di impasti e topping alla Triennale Social Pizza di Milano. In menu: la pizza "Marinara ai 4 Pomodori". Ossia San Marzano, piennolo del Vesuvio, antico napoletano e di Pachino. Senza trascurare un altro rosso: l'aglio di Nubia. Mentre l'impasto base prevede ben 96 ore di lievitazione e maturazione. Per il massimo della digeribilità.


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Cristina Viggè
fonte: http://www.fuorimagazine.it/blog/shooting/?permalink=golosaria-fa-tredici-a-milano&fbclid=IwAR14innDcFKOymqbKNHCK3USxHkCY-SqDwUU4aglsPfNIpnJRaIVpPJ0tEg

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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