Ma c'è di più: c'è anche la considerazione di come la clientela contribuisca a creare l'identità di un locale.
«Quando abbiamo iniziato dieci anni, ci siamo chiesto come dovessimo muoverci per creare qualcosa di bello e duraturo».
Così la loro è stata una scommessa a tutto tondo: locale, personale, materie prime, clienti. E un concetto di fondo: la condivisione, la necessità di coinvolgere tutti, con umiltà e rispetto.
Così oggi al Grigoris trovi (anche) poesia e racconti, personalità e vissuti diversi, bellezza e accoglienza. Ogni pizza ha una storia, un logo, un artigiano e una scelta da raccontare.
Due le pizze portate da Ravagnan, realizzate basandosi su un impasto con 3 tipologie di lievito madre (solido in acqua, in crema e licoli) e farine Petra 1 bio e Petra 1, per una pizza dal cornicione alto e masticabile, in doppia versione:
una classica con fiordilatte, stracciatella pugliese, prosciutto di mora romagnola ed emulsione di senape;
l’altra con fiordilatte, bottarga di Cabras di Pino Spanu, polvere di scorza di arancia, carciofo crudaiolo sardo e maggiorana fresca.
In chiusura hanno offerto anche la soffice focaccia veneta “condita” con i canditi di Corrado Assenza e una crema al mascarpone delicata e spumosa.
Tania Mauri e Luciana Squadrilli
fonte: http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=79
Foto da archivio Petra (ndr)
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.