“Questa è una storia vissuta e fortemente voluta da uomini e donne di buona volontà che hanno creduto in un campo di grano evolutivo e dal quale stanno imparando a stare e lavorare insieme. Grazie Terra”, scrive Li Rosi nel post che accompagna l’articolo.

"Petra Evolutiva - La farina simbolo di diversità - leggiamo nell'articolo -. Petra Evolutiva nasce dall’incontro tra gli agricoltori dell’Associazione Simenza – Cumpagnia Siciliana Sementi Contadine presieduta dal custode dei semi Giuseppe Li Rosi e la famiglia dei mugnai Quaglia. I primi hanno stretto alleanza con il clima della loro terra per riportare i grani dimenticati nella cucina contemporanea, la seconda ha messo a loro disposizione il meglio della tecnologia di selezione pulita del grano e di calibrazione della farina per allineare i vantaggi dei cereali di un tempo alle moderne tecniche di lavorazione degli impasti da forno".

Il racconto di cinque anni fa

Li Rosi ci aveva parlato cinque anni fa del miglioramento genetico partecipativo-evolutivo

“Una grande innovazione, inoltre, è rappresentata dal miglioramento genetico partecipativo-evolutivo che coinvolge gli uomini di terra e gli uomini di scienza per individuare genotipi più adatti alle condizioni ambientali e alle esigenze degli agricoltori”.

Cinque anni fa ci ha raccontato di “un miscuglio di grani teneri giunto dalla Siria prima che scoppiasse la guerra chiamato ‘Evolutivo’. E’ un miscuglio composto da circa duemila varietà di grano tenero e 750 incroci. La farina che viene fuori – ci diceva cinque anni fa li Rosi – è incredibile. E’ ricca di flavonoidi e contiene un glutine che non fa male al nostro organismo. Alla luce di questa esperienza, oggi il nostro obiettivo è aumentare la base genetica di questi miscugli. Noi di ‘Simenza’, inoltre, stiamo custodendo e moltiplicando nei nostri campi questo miscuglio che, quando finirà la guerra in Siria, riporteremo in quel territorio per aiutare i nostri colleghi agricoltori siriani a riprendere la coltivazione del grano”.

La realtà di oggi: la differenza tra  miscuglio e popolazione di grano

Cinque anni dopo i risultati si cominciano a vedere

“Immaginiamo migliaia di varianti della stessa specie di frumento, seminate sullo stesso terreno per anni, e ogni anno la natura seleziona le varietà più resistenti – leggiamo nell’articolo di oggi di Petra Evolutiva – così il campo di grano si aggancia alle variazioni climatiche, resistendo anche ad infestanti e malattie. Il grano evolutivo di Petra®, coltivato biologicamente in Sicilia, proviene da una popolazione costituita in Siria, mescolando i prodotti di circa 2000 incroci tra frumenti provenienti da tutto il mondo, e che quindi racchiude una straordinaria diversità”.

Nell’articolo si riportano le coordinate del luogo – un ettaro di terra – dove è stato seminato il miscuglio di questo grano evolutivo biologico Solibam Li Rosi per Petra Evolutiva di Pane Quaglia. L’ettaro di terra si trova a Raddusa, provincia di Catania

“Il miscuglio ha generato una popolazione varietale di grano tenero, che è stato trasformato in lotto unico ed esclusivo in farina Petra Evolutiva di tipo 2, nel piccolo molino di Petra a Este (PD). In questo video momenti di questo grano che diventa farina“.

Il miscuglio di grano tenero è stato seminato il 15 Dicembre del 2020. La prima emergenza delle piante è stata registrata nel Gennaio del 2021. La “Mietitura nell’ettaro ‘adottato’ della popolazione biologica evolutiva” è stata effettuata nel Giugno del 2021. Il 20 Dicembre del 2021 è stata effettuata la “Macinazione in Petra Evolutiva tipo 2 del raccolto di Pane Quaglia”.

Interessantissimo un secondo video in cui Giuseppe Li Rosi racconta la sua esperienza con questo particolare grano dove illustra la differenza tra miscuglio e popolazione di grano.


Redazione I Nuovi Vespri
fonte: https://www.inuovivespri.it/2022/02/07/grano-evolutivo-biologico-solibam-li-rosi-petra-evolutivo-giuseppe-li-rosi-massimo-quaglia-associazione-simenza-cumpagnia-siciliana-sementi-contadine/

Foto di Giuseppe Li Rosi tratta da Italia che cambia>

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)