Quest’anno però sono stati aboliti i punteggi, meglio secondo il nostro parere che non conta nulla in quanto in mano a differenti ispettori e curatori non ci potrà mai essere una graduatoria universale al mezzo punto. Quindi restano gli spicchi, che diventano rotelle per le pizzerie a taglio, a seconda del grado di eccellenza, si aggiungono quest’anno i simboli di asporto e delivery, senza però “sfumature” di merito.
La guida segnala oltre 650 esercizi, con un’appendice dedicata alle migliori pizzerie italiane nel mondo, sottolineando 14 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati.
La Campania è al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana 18, Lazio 17, Veneto 8; Piemonte 7; Lombardia 6; Sicilia 4; Abruzzo, Sardegna, ed Emilia – Romagna 3; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Calabria 1.
Come notate la pizza è una specialità essenzialmente dell’Italia Centrale meravigliando che Toscana e Lazio incalzino a ruota la Campania. A noi interessano i 3 spicchi siciliani:
Per la “pizza napoletana”:
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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