Ha fatto esperienza fuori e proviene da una famiglia di panificatori: il nonno paterno aveva sei panifici ripartiti a tutti i suoi figli, compreso il padre di Paolo che va avanti dal 1977.
Nato come ristorante pizzeria, la struttura procede a gonfie vele dopo aver tolto i primi piatti da un anno e mezzo e mantenendo i secondi di carne. Costa si cimenta anche nella cucina del genere Steak house.
Lo Sfincione palermitano di oggi afferisce alla ricetta della nonna paterna Enza. L' è un blend di tre farine Più vita (Petra 5072, ndr), Petra 1HP e Petra 0102 HP.
Lo chef è molto legato alla famiglia. A collaborare con lui Simone Contatore.
Propone sia pizze classiche che speciali sempre con lo stesso blend che viene utilizzato per le pizze tonde e le pizze fritte "alla napoletana" con testa di coppa, pecorino provola affumicata, basilico e olio evo, "alla Messinese" e Fritto semplice cotto e mozzarella.
Prodotti italiani e uno prodotto spagnolo che è il lardo di Patanegra. Menù diviso in rosse, bianche, fritte, i ripieni e covaccini simili ai padellini infornati senza padellino, porzionati e ingredienti a crudo.
Marcella Ruggeri
fonte: https://www.cronachedigusto.it/index.php/la-degustazione/la-pizza-ad-expocook-7-le-delizie-di-chifari-costa-urso-e-zagarella
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